La questione è semplice: Paul Tracy vuole la Indycar, e viceversa. Nonostante tutto l’accordo non si potrebbe concretizzare, perchè il canadese vuole correre per un team di rilievo che gli offra l’opportunitàdi vincere delle gare. La dipartita della Forsythe, oltre che un brutto contraccolpo per l’intero ambiente, getta anche ombre sul futuro di uno dei piloti più rappresentativi d’oltreoceano – diranno i maligni che lo è stato più per il suo carisma e per la personalità piuttosto che per i risultati ottenuti in pista negli ultimi anni.
” Molte persone dello staff del team ora sono senza lavoro, e non solo inservienti ma anche ingegneri. Nel mondo dei motori è facile uscire di scena e lavorare per un team come Forsythe era una grande opportunità per la loro carriera. Dava loro risalto e importanza. Ora invece rischiano di allontanarsi forzatamente da questo nuovo contesto, quello del campionato unico, perchè George ha detto esplicitamente che ci sono anche troppi impiegati”.
Tracy, farà sicuramente parte del programma Atlantic Series con il team del suo ex-datore di lavoro, anche se è un’ unità distaccata dalla orginale “Forsythe”. Di recente, però, si è ipotizzata anche una sua eventuale partecipazione nella Indycar. C’erano stati nei mesi scorsi contatti per passare alla corte di Ganassi, ma questo avrebbe comportato un tradimento nei confronti della ormai ex-serie rivale. Ora nell’estremo bisogno il canadese si è rivolto allo stesso Tony George per chidere di intercedere con uno dei top teams, Ganassi o Penske – dato che indiscrezioni e smentite ufficiali escludono la AGR. E proprio Ganassi per quest’anno aveva apprestato una terza vettura per il giovane promettente Lloyd da far crescere al fianco degli affermati Wheldon e Dixon; mentre proprio Penske aveva da poco risolto il problema di sostituire Hornish jr, passato in Nascar, con Ryan Briscoe, un ritorno questo eccellente. Sembrerebbe non esserci dunque più spazio per l’ormai trentanovenne Tracy che aveva chiesto invano una terza vettura con Penske, la sua prima scuderia ai tempi della “Indycar” dei primi anni Novanta. E neanche per una eventuale quarta vettura con la Target, troppe per le tasche di Chip Ganassi.
D’altra parte Tony George ha fatto sapere di voler supportare l’ingresso del’istrionico canadese nella serie, e pare disposto a finanziare un suo ingaggio nel team Vision, di sua proprietà. La stessa Vision infatti si era ritrovata a correre l’anno scorso con tre piloti, di cui due confermati anche per quest’anno, Carpenter ed A.J. Foyt IV. L’ostacolo è rappresentato in questo caso proprio da Tracy stesso che non accetterebbe di buon grado la sistemazione. Si è addirittura ipotizzato uno scenario pressocchè fantascientifico: Tracy sulla terza Target Ganassi al posto dell’esordiente Alex Lloyd, che finirebbe proprio in Vision per una stagione di apprendistato. E non è tutto: lo stipendio del campione Champ Car 2003, in tale eventualità, potrebbe essere interamente pagato sempre dallo stesso titolare della scuderia Target.
Chip Ganassi si presterà ad una operazione di siffatta portata promozional-economica? Un pilota che è campione della Indy Pro Series, Alex Lloyd nella fattispecie, ha davvero bisogno di apprendistato in un team minore?
Attenzione anche ai movimenti interni della KV Racing (Kalkhoven, Vasser) .. con Oriol Servia confermato, forse ci sarà anche Will Power che porterà in dote il suo sponsor personale australiano dalla WalkerRacin (Team Australia).
MN
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