Dalla sauna di Sepang non poteva che essere un finlandese ad uscire vincitore. Oggi come cinque anni fa, Kimi Raikkonen detta la sua legge e si va a prendere il gradino più alto del podio, seguito dal polacco Robert Kubica, mai così in alto in tutta la sua carriera in Formula 1. Sul gradino più basso del podio; invece, l’altro finnico: Hekki Kovalainen.
Quarto posto sorprendente per il nostro Jarno Trulli, che quando la macchina fa “la macchina” non delude mai le aspettative. Un piazzamento conteso fino all’ultimo giro con Lewis Hamilton, sfortunatissimo nella giornata di pasqua.
La gara era inziata fin da subito nel segno di Felipe Massa, primo dopo un agguerrito testa a testa con il compagno di squadra alla prima curva, mentre dietro di loro Heidfeld e Trulli si prendevano a sportellate. una situazione che ha premiato fin da subito Robert Kubica e le due Mclaren, partite molte bene al via.
Dopo quattro curve la prima vittima: Sebastian Bourdais, seguito dopo poco dal tedesco Timo Glock, colpito nel retrotreno da Nico Rosberg, a sua volta costretto alla sostituzione dell’alettone frontale dopo un lungo giro a rilento per i 5km di Sepang. Gara da gettare al vento per il terzo di Melbourne, obbligato ad una disperata rimonta nella speranza di una pioggia che non arriverà mai sulla pista, nonostante la grande minaccia presente all’orizzonte per tutta la gara.
Posizioni congelate fino ai primi pit stop, quando avviene il cambio al vertice. Massa si ferma due giri prima di Kimi che, in stile Silvertone 2007, ci da dentro e stampa intermedi record, portandosi davanti al brasiliano, mentre l’inglese Hamilton rimene bloccato sulla piazzola del pit a causa di un problema nell’avvitamento all’anteriore destra. Gara compromessa, anche da una strategia suicida scelta dalal Mclaren, che ha preferito mandare in pista Lewis con un treno di gomme morbide( meno performanti) anche per il secondo stint di gara.
Strategia diversa per Kovalainen, al quale invece vengono montate da subito le gomme a mescola dura, grazie alle quali si stacca da Trulli; agguantando perfino il terzo posto, senza più mollarlo, apprifittando dell’uscita di massa, con tanto di in insabbiamento e week end malese da gettare in pasto alle tigri, che nella terra di Sandocan concora non si sono estinte.
Prima della seconda fascia dei rifornimenti c’è ancora spazio per qualche emozione: sono Heidfeld, Webber ed Alonso a regalarcele, con un sorpasso a tre che lancia Nick verso il sesto posto, dietro a Lewis Hamilton, che nel finale con le gomme dure prova un temerario inseguimento nei confronti di Trulli. L’abruzzese resiste e mantiene la sua quarta posizione, sudata come non mai nel caldo della Malesia. Proprio come la prestazione del connazionale Giancarlo Fisichella: dodicesimo, dovanti a vetture monto più performanti della sua.
1. Raikkonen Ferrari (B) 1h31:18.555
2. Kubica BMW Sauber (B) + 19.570
3. Kovalainen McLaren-Mercedes (B) + 38.450
4. Trulli Toyota (B) + 45.832
5. Hamilton McLaren-Mercedes (B) + 46.548
6. Heidfeld BMW Sauber (B) + 49.833
7. Webber Red Bull-Renault (B) + 1:08.130
8. Alonso Renault (B) + 1:10.041
9. Coulthard Red Bull-Renault (B) + 1:16.220
10. Button Honda (B) + 1:26.214
11. Piquet Renault (B) + 1:32.202
12. Fisichella Force India-Ferrari (B) + 1 lap
13. Barrichello Honda (B) + 1 lap
14. Rosberg Williams-Toyota (B) + 1 lap
15. Davidson Super Aguri-Honda (B) + 1 lap
16. Sato Super Aguri-Honda (B) + 2 laps
17. Nakajima Williams-Toyota (B) + 2 laps
Giacomo Sgarbossa
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