E rieccoci qui dopo il primo appuntamento europeo della Moto GP. Tutti parlavano di una possibile defaillance delle scarpe Bridgestone, non a loro agio su questa pista, così come Stoner e la Ducati, si parlava di Lorenzo e di Pedrosa. Ma nessuno parlava di lui, di Rossi e della sua unica Yamaha con le scarpe Bridgestone. Forse si aspettavano che sprofondasse e facesse compagnia alla Ducati, o meglio alle Ducati, quelle clienti di Elias e Guintoli. Invece no, dopo tanto tempo è tornato il Dottore, quello che piaceva alle folle, che faceva gridare al miracolo. In tanti lo davano per bollito, eppure il talento, perchè sette mondiali non si vincono per puro caso, quello vero, non si perde, non svanisce in sella ad una moto giapponese che le prende sul dritto, su delle scarpe che non rendono. Rossi ha voluto rischiare e ha cambiato scarpe, dopo le libere si stava chiedendo se non avesse sbagliato a farlo. Eppure dal giappone lo hanno ascoltato, ha cambiato il bilanciamento e le tonde del sol levante hanno iniziato a comportarsi come si deve. Si è messo terzo, ha passato un Lorenzo spento, se paragonato al martello delle libere, ma Pedrosa era troppo lontano. Un’altro dato per bollito, che però sembra che si stia riprendendo. Anche Capirossi era dato per bollito, si è messo sopra alla GSV-R ed è risalito fino alla quinta posizione. Sottotono le Ducati, nervoso Stoner, lungo per ben due volte, fanalino di coda le superstiti. Una gara storta può capitare a tutti, vedremo all’Estoril, anche se forse per Melandri, Elias e Guintoli il calvario non è ancora finito. Bella gara, se si esclude la partenza, anche per Dovizioso: il forlivese si sta dimostrando costante tanto da stupire anche i vertici di casa Honda, peccato che non ne siano rimasti stupiti negli ultimi due anni in 250 altrimenti Lorenzo avrebbe faticato molto di più a conquistare i due allori.
Andrea Massari
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