Finalmente siamo arrivati al fine settimana del gp del Bahrain. Purtroppo l’argomento di maggior interesse non è la gara ma è l’affare Mosley. Vi ricordate tutti il video che vedeva il capo della FIA nudo o dettare le frustate in tedesco, ebbene sì, ancora se ne parla ed in modi molto accesi. Ovviamente, le scuderie inglesi e anche la Bmw non hanno gradito quelle scene davvero insulse, come tutti del resto, ma avendo anche del potere in F1 hanno chiesto, tramite comunicati, le dimissioni dall’incarico di presidente di Mosley. Nonostante Ecclestone abbia cercato di difendere il suo collega, le proteste sono continuate e non cesseranno finchè il figliol prodigo di uno dei pochi inglesi nazisti, non lasci la presa che si sta rivelando sempre più ardua. Nonostante ciò, l’attuale capo della FIA non si è tirato indietro e ha risposto immediamente ai team che si sono espressi contro di lui:“Tenuto conto della storia di BMW e Mercedes-Benz, in particolare prima e durante la seconda guerra mondiale, comprendo il motivo per il quale desiderano fortemente prendere le distanze da questa vicenda ma pretendo da loro maggior rispetto nei miei confronti”. Per ora, la situazione sembra davvero pesante per il capo della FIA ma alla fine come si evolverà questa vicenda? Questo dubbio attanaglia le menti di chiunque ma l’importante è che si ritorni a parlare di gare in pista e non di gare in tribunali.
Stefano Chinappi
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Quando mai questa faccenda ha rischiato di portare le gare in tribunale?
Ma no, non è che questa vicenda porterà le gare del campionato in tribunale, il problema è che si rischia di parlare di Formula 1 solo per pettegolezzi o per motivi differenti dall’agonismo, dalla tecnica, … come l’anno scorso dove teneva banco solo la spy-story e delle gare quasi non se ne parlava più!
era un modo di dire, rifacendomi alla spy story. Non ho detto nulla di male……
Ma sì Stefano, si capisce cosa vuoi dire!