Oramai Puebla è lontana giorni e per questo che è arrivato il momento delle valutazioni per i protagonisti del Wtcc che hanno corso nella pista messicana, la domenica scorsa.
Seat, voto 10- Come non darle questo voto, stupenda organizzazione da parte della casa spagnola che offre a tutti i suoi piloti una vettura eccellente, una delizia da gustare e da ammirare in ogni piccolo particolare. Gli spagnoli c’hanno sempre creduto in questo progetto e hanno dato corpo e anima pur di sconfiggere gli allora inarrivabili della Bmw. Ora la musica è cambiata e sembra che non ce ne sarà per nessuno, se non per la Seat. Grande dominio in Messico, addirittura sono suoi i primi 6 posti della classifica di gara 2. Va bene, la pista era a favore delle vetture a trazione anteriore e che l’aria rarefatta dava un grande vantaggio al turbo delle Seat, ma questo non giustifica tutto il ben di Dio che hanno costruito e che hanno combinato nella penisola dello Yucatan, questi spagnoli.
J. Genè, voto 9- Con Tarquini, Muller, Rydell e chi ne ha più ne metta, lo spagnolo oramai sembrava destinato a diventare il pilota cuscinetto, la mascotte dei grandi ma invece ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto. Ha dato tutto fin dalle libere e poi in qualifica si è sfogato. In gara 1 ci ha deliziato con il suo aggressivo stile di guida, non efficace nella mangia-gomme di Puebla, che gli ha permesso di vincere con merito. In gara 2 si è concesso qualche sorpasso e ha confermato il suo stato di forma. Bentornato Jordi nel mondiale Wtcc.
T. Monteiro, voto 8.5- Voto giusto visto quello che ha mostrato in Messico. Ha trovato fin da subito il feeling con questa pista e anche la sua vettura lo ha aiutato moltissimo. Ha messo cuore e tenacia e lo si è visto nel Warm up e in gara 2, dove ha trionfato. Neanche la rottura di una turbina in qualfica lo disturba e si sa che Monteiro quando è in giornata, è irresistibile. Unico rammarico è che se facesse tutte così le corse, potrebbe lottare per il mondiale con una facilità disarmante.
Y. Muller, voto 6- Sì, non è mai stato a suo agio a Puebla. Lui di solito dà il meglio nei toboga ma Domenica non è mai stato della partita. Capitano le giornate storte e sicuramente per il francese ce ne saranno raramente. Se vuole vincere però, non deve mollare e non deve più sbagliare, perchè Rydell è già in fuga e lo svedese non è il pilota che molla quando ha davanti un occasione irripetibile.
R. Rydell, voto 7.5- Forse poteva fare di più ma ha corso più con la testa che con il piede. In gara 1 poteva vincere, viste le difficoltà incontrate da Genè negli ultimi giri ma in quei momenti, si è visto il pilota maturo che è lo svedese. Testa al mondiale e 8 punti preziosi. In gara 2 non tradisce le attese e guadagna altri punti, sempre preziosi che gli sono consentiti per guardare tutti dall’alto verso il basso.
Bmw, voto 4- Eh sì, è stata una gara deludente dal punto di vista del risultato finale. Ancor di più lo è stato per i suoi piloti che ne sono usciti distrutti psicologicamente, visto l’unico punto guadagnato che è del solito Priaulx che ha salvato la faccia. In una pista che era puramente a favore della Seat, i bavaresi ne sono usciti a testa bassa ma sono pronti per tornare competitivi e con un turbo diesel, che sperano, risolvi quei problemi che si sono fatti ancora più gravi dopo i due appuntamenti del campionato.
N. Larini, voto 7- Voto di tutto rispetto per il nostro pilota toscano, che si sà, ha una sfortuna che non vi dico e come ben sapete, anche questa volta si è dovuto ritirare, in gara 2 per la precisione. Nella prima gara, Nicola ha sempre lottato, ha perso una posizione in partenza ma non ha mai mollato, crescendo di giro in giro e mostrando quel carattere cattivo che lo contraddistingue dal resto. Terzo posto e ottimi punti per una Chevrolet che voleva alzarsi, risvegliarsi dopo la crisi di Curitiba. Non ci resta che aspettare il prossimo appuntamento per rivedere gli americani e, soprattutto, il toscano, su un podio.
Chevrolet, voto 8- Gara letteralmente diversa, pochi errori e tutti di Menu che non è mai parso in giornata, nonostante anche la pole position in gara 2. L’importante non era dover vincere o fare il risultato da panico. Sono stati bravi perchè hanno mantenuto le promesse citate nel pre gara e hanno lavorato duramente pur di tornare ai migliori livelli. Voto tutto guadagnato, aspettando la prima vittoria dell’anno.
Stefano Chinappi
Share this content: