Nelle moderne vetture di Formula 1, anche se spesso passano in secondo piano rispetto al motore, al telaio ed al pilota, sicuramente un fattore importante per ottenere buone prestazioni sono le gomme.
Gli pneumatici utilizzati per le gare di Formula 1 sono molto differenti rispetto a quelli da strada. Uno pneumatico di Formula 1 è progettato per durare al limite 200 km, contro i 15-20.000 km percorsi in media con pneumatici da strada. Altra grande differenza tra pneumatici da Formula 1 e da strada è il rapporto tra il peso e la rigidezza della struttura interna. Il primo è maggiore per gli pneumatici da strada, contenenti acciaio, al contrario degli pneumatici da gara, costruiti con nylon e poliestere. La seconda è molto maggiore per quelli di Formula 1, i quali subiscono carichi molto elevati durante la gara a causa delle forze aerodinamiche generate dal telaio, oltre che dal grip meccanico legato al peso della vettura ed alle sospensioni. Si stima che gli pneumatici subiscano accelerazioni longitudinali pari a cinque volte il valore dell’accelerazione di gravità (5g) ed accelerazioni laterali pari almeno a 4g.
La mescola è la parte dello pneumatico che ricopre la struttura interna ed è costituita in gran parte da gomma addizionata con carbonio (che conferisce anche il tipico colore), zolfo e sostanze oleose che vanno a modificare la durezza della mescola stessa. Maggiore è la quantità di sostanze oleose presenti nella mescola e maggiore è la morbidezza della stessa. La mescola utilizzata per gli pneumatici da gara è generalmente molto più soffice di quella che costituisce i comuni pneumatici da strada, offrendo così un elevato grip con l’asfalto a scapito però della durata. Dopo un certo numero di tornate, infatti, è possibile notare la formazione di piccoli frammenti di gomma che si staccano, facendo man mano abbassare la prestazione della vettura.
La mescola dunque può essere morbida o dura, la scelta dell’utilizzo dell’uno o dell’altro tipo viene effettuata in base al tipo di tracciato, anche se ogni pilota da regolamento deve utilizzare almeno un treno di gomme per ogni tipo di miscela.
Durante la gara, il grip elevato con la pista provoca un elevato surriscaldamento delle gomme, per questo motivo gli penumatici vengono ottimizzati per lavorare ad elevata temperatura (circa 100°C). Per questo motivo, per non avere scarse prestazioni all’inizio della gara e soprattutto alla partenza, prima della gara le varie scuderie utilizzano le termocoperte per mantenere riscaldate le gomme a circa 85-90°C. Le elevate temperature impongono delle restrizioni sull’utilizzo dei gas utilizzati per il gonfiaggio, che devono essere costituiti da miscele di gas con densità inferiore dell’aria, generalmente miscele ricche in azoto. Questo assicura che la pressione di gonfiaggio non subisca variazioni elevate durante la gara che potrebbero compromettere notevolmente la tenuta di strada della vettura.
Altro fattore importante che influisce notevolmente sulle prestazioni delle gomme riguarda il design del battistrada. La miglior configurazione in condizioni normali è quella di avere un battistrada completamente piatto (slick) che massimizza l’impronta a terra favorendo quindi la trazione. Tuttavia, le gomme scanalate, con scanalature profonde 2.5 mm, utilizzate attualmente permettono di ottenere una maggior velocità in curva. Non è possibile utilizzare gomme piatte in caso di pioggia in quanto questo genere di configurazione impedisce una buona estrazione dell’acqua e provoca una drastica diminuzione di grip tra la gomma e l’asfalto, condizione che in caso di pioggia estrema pul portare al fenomeno dell’aquaplaning, in cui la vettura viaggia su un film sottile di acqua.
La scelta del tipo di gomme dipende notevolmente dall’interazione tra il telaio e la gomma stessa, così ogni scuderia, in base ai dati raccolti durante i test, effettua le scelte delle gomme alla luce dei vari assetti. Poiché ogni telaio è estremamente diverso per ogni team, ciascun team possiede una serie di segreti attorno a questa scelta. Dalla passata stagione, però, il regolamento ha imposto un fornitore unico di gomme e ciò ha comportato lo svelarsi dei segreti della scelta delle gomme, dal momento che tutti i team hanno a disposizione gli stessi dati forniti dal costruttore e le stesse mescole.
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