Finalmente l’Italia ho potuto sorridere lo scorso fine settimana. La F1 non ha corso e quindi non c’era di mezzo la Ferrari, nè Fisichella, nè Trulli. Un week-end felice per i nostri piloti, più precisamente, per Bonanomi e Mortara. Forse ai più sono sconosciuti questi due cognomi, ad altri è sinonimo di velocità, di gioventù dedicata solamente al motorsport, praticamente il sogno di molti. Questi due ragazzi hanno saputo rendere felice la nostra nazione che, pur avendo una tradizione oramai secolare per quanto riguarda i motori, ora scarseggia alla ricerca del nuovo Alboreto, del nuovo Ascari o del nuovo Nuvolari. Nomi talmente storici che dovremmo sfogliare gli annali pieni di polvere, presi dalle nostre cantine. Bonanomi e Mortara non hanno vinto un mondiale o un gp di F1 ma, il primo ha conquistato con la sua classe, l’ultima gara in programma della Gp2 Asia che non l’ha visto mai della partita. L’altro, e cioè Mortara, ha saputo sfruttare il suo talento e si è portato in testa al campionato F3 euro series. Non ha vinto, ma è riuscito a portare a casa due ottimi podii in una serie che è la più difficile tra le propedeutiche alla F1. Tornando a Bonanomi, il pilota del Piquet Sports, dopo anni di gavetta tra Kart, formule minori di basso livello, ha saputo crearsi uno spazio nella World Series by Renault, giocandosi le carte per la vittoria più volte. Certo, non avrà forse la stoffa di Filippi, ma si è sempre fatto trovare attento, preciso e, se non fosse per gli altri, anche costante. Quest’anno è stata la sua prima partecipazione nella Gp2, e se tutto andrà bene, l’anno prossimo lo rivedremo di nuovo, ma non per fare il gregario o il portaborracce di un tester di F1, ma tornerà per vincere, visto quel talento cristallino che ha a portata di mano. Dal pilota di lecco, passiamo al campioncino che si sta ritagliando uno spazio nella F3 Euro Series, dopo un 2007 da rookie, dove ha mostrato carattere e voglia di vincere, insomma si è fatto rispettare. Come detto prima, forse sarà eccessivo per qualcuno questo articolo d’enfasi per questi due ragazzotti semplici, simpatici e gentili, ma se proprio dovevamo scrivere di qualcuno in generale, tanto vale la pena festeggiarli e condividere con loro questa passione chiamata motorsport, che è bello già di suo ma se ci mettiamo attorno qualche vittoria o buon risultato, non guasta mai al palato di ogni pilota che si rispetti.
Stefano Chinappi
Dedicato al mio caro amico Riccardo
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Io credo molto in Mortara. Speriamo bene. Bonanomi, anche se è un gran talento, è troppo incostante. Per Filippi è l’ anno della verità: con il team ART e con Grosjean come compagno, è un lascia o raddoppia: Se ben figurerà è pronto per lui il posto di barrichello in honda, altrimenti dovrà rinunciare definitivamente alla F1.