Fino a qualche anno fa, il volante di una vettura di Formula 1 era semplicemente un oggetto di forma circolare con una piastra metallica al centro alla quale era collegato lo sterzo e tre tasti, uno per attivare la comunicazione radio con i box, uno per bere ed uno per mettere in folle il motore.
Man mano che le tecnologie e l’elettronica si sono sviluppate ed affermate sempre di più, a partire dagli anni ’90, il volante iniziò ad assumere un aspetto sempre più complesso. La prima innovativa modifica al volante fu l’introduzione di un sistema di leve che permettevano al pilota di cambiare le marce senza dover togliere le mani dal volante. Il primo ad introdurre questa innovazione fu John Barnard, ingegnere della McLaren, ed il primo a sperimentare in gara questo sistema di cambio delle marce fu Nigel Mansell. Furono introdotte due leve nel retro del volante, una a destra ed una a sinistra. La leva di destra permetteva di passare alla marcia superiore, quella di sinistra alla marcia inferiore.
Con il passare del tempo vennero inseriti sul volante numerosi tasti di vario colore per regolare la mappatura del motore, attivare il limitatore di velocità, il traction control e la procedura di partenza, rendendo il volante una parte fondamentale della vettura.
Poiché l’utilizzo del volante è così articolato, questo deve essere costruito in modo tale da essere più confortevole possibile per il pilota. Pertanto, la forma del volante deve essere più ergonomica possibile e rivestita utilizzando una gomma dura che fornisce il miglior grip possibile alle mani del pilota. La struttura principale del volante è costituita in carbonio, leggero e molto resistente ma anche molto costoso. Si valuta che ad oggi il costo di un volante di una vettura di Formula 1 si aggiri sui 20mila €.
Oltre alla struttura in carbonio ed al rivestimento in gomma, i materiali impiegati per la manifattura di un volante sono numerosissimi, tutti molto costosi, resistenti e leggeri. I materiali generalmente utilizzati sono l’alluminio, il titanio ed alcuni tecnopolimeri particolari, utilizzati principalmente per costruire i pulsanti. Tutte queste parti vengono assemblate insieme per costituire il prodotto finito, che pesa poco più di un kg.
Durante la stagione, vengono utilizzati almeno quattro-cinque volanti per team, uno per ciascun pilota e tester.
In figura viene riportato il volante della McLaren Mercedes. I tasti verdi +1 e +10 permettono al pilota di esplorare le varie funzioni della vettura, il tasto giallo P attiva e disattiva il limitatore di velocità, il tasto bianco posto sotto al tasto P attiva una pompa che trasporta l’acqua all’interno di un tubo che parte da sotto il sedile ed arriva nel casco e permette al pilota di bere, la levetta rossa accanto ad esso attiva e disattiva la comunicazione radio, il tasto giallo a destra permette di aumentare temporaneamente la potenza del motore e viene utilizzato durante le manovre di sorpasso perché permette di avere una velocità lievemente superiore, il tasto rosso R permette di mettere in folle il motore, il tasto celeste a sinistra è ormai scomparso e permetteva di attivare o disattivare il traction control fino alla passata stagione, tutte le altre levette poste nella parte inferiore del volante permettono il settaggio della vettura nelle varie condizioni climatiche, di temperatura, di stato del tracciato.
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