PALERMO 06.05.2008 La notizia era nell’aria da giorni, ma detto francamente nessuno si sarebbe mai aspettato che gli scenari illustrati fino a qualche giorno fa sarebbero divenuti realtà in quattro e quattro otto. E’ cosi che la favola della Super Aguri si chiude oggi, sei maggio duemilaotto, tramite un comunicato stampa dove si evidenziano le notevoli difficoltà finanziarie in cui gravava la ormai ex scuderia di Formula Uno, nata per un capriccio giapponese poco più di due anni orsono.
Dal comunicato stampa, firmato dal patron Aguri Suzuki, si evince che la colpa principale di questo “caput” è da imputare ad uno sponsor venuto meno (SS United Group Company Limited) ed al fallimento della trattativa che avrebbe portato Magma Group all’acquisizione della scuderia.
Dopo due anni di collaborazione il team di Sato & Co. ringrazia la Honda, gli sponsor e la Bridgestone poiché hanno fatto sentire la propria presenza nei momenti di difficoltà. Al giorno d’oggi con i soldi che girano nel circus della Formula Uno un finanziatore non si trova mica in un batter d’occhio e le voci sulle trattative con Agag & Campos e con Weigl Group sono rimaste tali.
Analizzando la situazione attuale, in Formula Uno vi sono cinque team interamente costruttori: Ferrari, Bmw , Renault, Toyota ed Honda; due team garagisti (per dirla alla Enzo Ferrari…) storici quali McLaren e Williams e le new entry caratterizzati dai produttori di bevanda scrivi birra e RedBull e leggi rispettivamente Force India, RedBull e Toro Rosso. Fino a ieri tra questi figurava la scuderia Super Aguri, ma, dopo che al team non è stato concesso il transito nel paddock di Istanbul, la fine è giunta da sé. La Super Aguri lascia la Formula Uno con un nono posto costruttori conquistato lo scorso anno con quattro punti, ed un sorpasso di Sato su Alonso, in quel di Montreal 2007, che i sostenitori del team giapponese ricorderanno per tutta la vita.
Onlysicily per eRace
Valerio Lo Muzzo
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