Il “Bump Day”, l’ultima chiamata possibile per i non qualificati nelle giornate precedenti, ha cosi’ decretatocon una sentenza inappellabile quanto inamovibile: Yasukawa, Domiguez e Papis si vanno ad aggiungere a Giebler, in qualità di piloti non partecipanti alla novantaduesima 500 Miglia di Indianapolis. Un giorno caldo, infuocato, dove le nostre speranze di vedere un italiano al via della 500 Miglia (l’ultima volta è stato nel 2006 proprio con “Mad Max”) sono svanite come neve al sole. Buddy Lazier, Aj Foyt e Marthy Roth sono invece a bordo, e saranno loro a prendere parte alla gara e a darsi battaglia con gli altri.
Per Max è stato fatale, metaforicamente parlando, l’incoveniente del sabato che lo ha visto protagonista di un incidente tanto terrificante quanto inutile, visto che è accaduto a tempo scaduto. Non ha potuto prendere parte alla terza tornate di qualifiche ed ha dovuto accontentarsi dela Bump Day. Mai decisione fu peggiore quanto forzata. Nel suo tentativo disperato di entrare a far parte dei “Fantastici 33”, la frizione lo abbandona, e per lui beffa del destino, un addio senza neanche un tentativo di qualificazione in tutto il mese di Maggio, nè ora , nè prima.
Aj Foyt si salva all’ultimo momento, nonostante anche lui sia coinvolto in un incidente dopo il suo tentativo riuscito. Yasukawa retrocede ed è fuori, salvi anche Lazier , una qualifica voluta e sperata, e Roth, trentatreesimo alla fine di Q3.
MN
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