Finalmente siamo giunti ad un’altra puntata di new generation ed il protagonista di questa settimana è il vincitore della gara del Lausitzring, Paul Di Resta. Nonostante i festeggiamenti e le tante occasioni in cui ha potuto dettare legge in questo campionato, la carriera dello scozzese poteva cambiare radicalmente.
Ebbene sì, il 2006 doveva rappresentare la svolta per uno dei talenti più formidabili del motorsport made in uk ma alla fine, avendo il pieno appoggio da parte della Mercedes, ha dovuto scegliere in maniera forzata il posto in Dtm. La carriera dello scozzese non è iniziato nel 2006 e poi arriveremo a tale anno, perchè lui iniziò a fare sul serio sin dal 94 quando si sedette su un kart ed iniziò a fare cose strabilianti. Probabilmente si parlava di lui allo stesso modo di come trattano ora l’asso della nuova generazione di kartisti Stevens, attualmente facente parte al programma giovani Honda. Ma dopo ben 8 anni a divertirsi su queste piccole bestie e raccogliendo vari successi, il buon Di Resta si rese conto che se voleva andare in F1 e sfondare, doveva assolutamente passare alle monoposto. Infatti nel 2003 venne chiamato dal team Eurotek nella Formula Renault Uk sorprendendo tutti coloro che ne potevano ammirare le sue gesta, tanto che a stagione in corso cambiò squadrà e passo al team Jva raccogliendo addirittura un successo sul mitico circuito di Oulton Park. Dopo la stagione delle faville rimase sempre nel campionato britannico della F. Renault e riuscì a confermarsi giugendo terzo nella classifica finale. In quell’anno, il 2004 per l’esattezza, portò a casa ben quattro vittorie e otto podii. Stanco di dover lottare in una categoria che non ha futuro ma lo crea, si trasferì in Germania per lottare in F3 Euro Series. I campioni veri e propri c’erano ma la serie era ancora in crescita tant’è che Di Resta nel primo anno col Team Manor Motorsport non andò oltre il decimo posto. Una stagione difficile con addirittura tre squalifiche che denotò la sua scarsa attitudine nel correre con monoposto più potente ed in circuiti con gli attributi, ma lo scozzese non si perse d’animo e accettò la sfida perchè il suo sogno più grande era e tuttora la F1. Nel 2006 si presentò con Asm che era in poche parole l’Art, il team tra i più vincenti nelle categorie propedeutiche alla F1. Stagione straordinaria contro i vari Hamilton e Rosberg che cambiò la mentalità di Paul facendolo diventare ancora più vincente e più determinato gara dopo gara, sorpasso dopo sorpasso e difatti alla fine si portò a casa il titolo meritandolo appieno perchè non ripetè gli stessi errori dell’anno passato. Cinque vittorie e 8 podii erano la prova che Paul Di Resta era un pilota, non dico da F1 ma almeno da Gp2. Però il suo percorso diretto verso il circus cambiò anche se addirittura riuscì a maneggiare una Mclaren grazie al premio di miglior giovane dell’anno indetto da Autosport. Ma non c’era tempo per godersi l’ebbrezza della F1 perchè secondo ordini da parte della Mercedes che oramai ne aveva acquisito il suo cartellino, dovette passare nel campionato Dtm e la storia la sapete oramai tutti. Tanti podii e una sola vittoria agguantata due giorni fa sul circuito del Lausitzring che lo ha proiettato al secondo posto nella classifica generale. Insomma Paul Di Resta è ancora uno dei piloti più forti che vi sono attualmente in giro ma è anche una vittima del programma giovani Mercedes, perchè dal Dtm difficilmente si esce e mentre gli anni passano, la F1 sarà sempre più un miraggio.
Stefano Chinappi
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