Si terrà domani martedì 3 giugno a Parigi la riunione che sancirà il destino del presidente della Fia Max Mosley. Mosley, coinvolto nell’ ormai noto scandalo a sfondo sessuale, è chiamato a difendersi davanti a i 222 delegati delle varie federazioni nazionali. In questi giorni in molti hanno sollevato forti perplessità riguardo ad una sua possibile riconferma, a partire dal gran capo della Formula 1 Bernie Ecclestone. “Per le responsabilita’ dell’istituzione che rappresenta sarebbe il caso che lasciasse” – ha dichiarato Ecclestone al Daily Telegraph – ” Ho parlato a Max di questo problema e l’ho raccomandato di dimettersi a fine anno all’assemblea generale della FIA che si terra’ a novembre (…) Sarebbe invece un peccato se fosse estromesso forzatamente. Siamo stai amici per quarant’anni e potrebbe dispiacermi vederlo andar via in questo modo dopo tutto quello che ha fatto per lo sport. Da quando e’ emerso lo scandalo, ho subito una pressione enorme da parte di coloro che investono nella Formula 1, dagli sponsor ai costruttori”.
Ad aggravare la posizione di Mosley una lettera congiunta inviata alla FIA a nome di 24 federazioni nazionali ( tra le quali Usa, Francia Spagna, India e Australia ), nella quale si esprime il disappunto per il mancato raggiungimento di un compromesso. “La FIA e’ in una situazione critica. La sua immagine, la sua reputazione e la sua credibilita’ vengono ogni giorno severamente danneggiate, e il danno aumenta ogni giorno al persistere di questa situazione. Non c’e’ modo di tornare indietro”
Pare a questo punto fortemente improbabile una riconferma dell’ attuale presidente FIA.
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