“La Gara della Mia Vita”: Maurizio-Sandro Sala

La Gara della Mia Vita: Sandro Sala FFord Silverstone Esso FF160 4 Aprile 1983

sala "La Gara della Mia Vita": Maurizio-Sandro Sala

La gara della mia vita è stata doveva essere corsa sul circuito di Silverstone, nel giorno della Santa Pasqua del 1983. Era la mia seconda o terza gara della stagione. E quello che la rendeva tanto importante era il fatto che per me era un dentro o fuori: o vincere, oppure fare le valigie e tornare in Brasile. Se avessi fallito non avrei avuto più sponsors, né denaro per correre ancora. Per dare un’ idea di quanto fosse importante, dobbiamo fare un passo indietro e tornare ai miei primi anni trascorsi in Gran Bretagna. Venivo dal Brasile, era la fine del 1982, per correre il Festival della Formula Ford con Madgwick. E feci un buon lavoro tutto sommato. Quella volta arrivai nono in classifica finale.

Robert Synge allora gestiva una scuderia minore e mi invitò a fare un salto li’ a Silverstone per partecipare alla stessa competizione per l’anno seguente, sempre con Madgwick. Io gli dissi “No grazie, sono onorato, ma purtroppo le mie finanze non mi permettono di correre ancora” , ma lui insistette dicendo che dovevo provare a venire ugualmente, cercare in tutti modi di mettere assieme un bel gruzzolo per tornare ed avere un’altra occasione, l’ultima.

Tornai in Brasile, e decisi di vendere il mio team di Formula Ford. Avevo venduto tutto, e questo mi diede l’opportunità di fare quel viaggio sperato per l’anno dopo in Inghilterra.

La mia prima gara fu un disastro e nonostante tutto Robert aveva l’intenzione di farsi fare un prestito da Van Diemen. Arrivai ventesimo e feci un incidente che coinvolse tante altre vetture. Dopo quella corsa, era abbastanza alterato perché non avevamo un budget ed io avevo sprecato quell’occasione d’oro. Fu dunque essenziale per il proseguio della mia carriera vincere tassativamente le gare che si sarebbero corse in futuro, per dimostrare che potevo continuare a correre in Europa, in Inghilterra. Dovevo guadagnarmi da vivere, ed ero consapevole che il premio per la mia vittoria sarebbe stato poter continuare a correre. E per me era difficile anche sotto altri aspetti vivere in Inghilterra, perché un grande mio problema fu la lingua che non parlavo affatto.

Poi arrivò la seconda gara della “FF160 Esso”, a Thruxton, arrivai quarto. Nella mia terza gara , a Silverstone fui secondo. Le cose andavano meglio, ma avevo un bisogno terribile di salire sul gradino più alto del podio. Quel giorno mi qualificai bene , sempre a Silverstone, ed ebbi bei duelli con Andy Wallace, John Booth, Keith Fine, e David Button. Ci scambiavano spesso la leadership.

E a due giri dalla fine, ero al comando, dopo aver passato Wallace alla Woodcote. Persi ancora. Sfruttarono la scia e mi passarono. Tutti tranne Button. Mi ricordo che quando arrivai all’ultima curva prima del rettilineo, la Becketts, mi trovavo in seconda posizione. E più ci percorrevamo il rettilineo ci superavamo a vicenda, tutti, prendendoci la scia l’un l’altro. Arrivai in fondo, al punto di frenata alla Woodcote. Ero quarto in quel momento. Pensai “Accidenti! Non posso lasciare che vada cosi’, ma non posso entrare all’interno perché tutti gli spazi sono chiusi”. E mi dissi “Bene. Visto che ormai non ho più possibilità , devo tentare quello che nessuno oserebbe fare. Infilarmi laddove gli altri non tenterebbero mai.” E cosi’ feci. All’esterno sulla destra, e Booth, Wallace e Fine all’interno. Il secondo passo sarebbe stato quello di tentare di attaccarli e superarli all’esterno, li’ dove ero. Il peggio posto per farlo in quel punto della pista, ma non avevo nulla da perdere, o dentro o fuori, mi potevo salvare solo vincendo, e mi decisi a farlo. La frenata la ritardai ovviamente, e la feci al limite. Poi quando sterzai per immettermi nella curva, mi accorsi che le altre vetture non avevano frenato, ed avevano continuato dritti, ingannati dalla mia manovra. Fecero un incidente che li coinvolse tutti, un crash spettacolare davvero. Io ero ancora all’esterno e pensai “Diamine! Mi sto avvicinando pericolosamente a loro”. Alla fine andai più avanti di loro, mentre loro stanno facendo i conti con le recinzione dell’esterno pista. Rientrai in pista, sull’asfalto ed ora mi trovavo in testa per davvero. Fui abile a controllare la vettura e realizzai di aver vinto finalmente.

Con questo risultato Robert era molto motivato. Iniziammo anche ad avere supporto dalla “Reynard” grazie al coraggio dimostrato in quella gara a Silverstone. Cambiammo dunque il nostro telaio “Van Diemen” con una “Reynard” e da allora tutte le mie gare terminarono sul podio. Fui campione alla fine dell’anno. Stavo anche andando benone al Festival, però ebbi un incidente con Ross Cheever nel Paddock, ricordate?

Maurizio Sandro Sala ha corso in Kart dal 1973, vincendo il campionato Junior brasiliano nel 1974. L’anno dopo corre nella classe “senior” e trionfa. Nel 1977 è in Formula Vee . Nel 1978 corre nel campionato brasiliano FFord 1600 e lo fa fino al 1982 quando arriva terzo. Nel 1983 vince il campionato britannico FFord 1600. Nel 1984 vince la FF2000 e la EFDA Euroseries . Nel 1985 è in F3 britannica con una Reynard motorizzata Saab, non ottiene risultati.

1997
South American Supertouring Championship
Posizione: 19 (6 punti)
2 gare. 0 vittorie . 0 pole positions. 0 podii. 0 giri veloci.
Team: Diablo Motorsport
Vettura: BMW 318is
1996
Le Mans 24h – GT1 class
Posizione finale: non pervenuto a fine gara.
Team: Kokusai Kaihatsu Racing
Vettura: McLaren F1 GTR LM (BMW)
1995
Le Mans 24h – GT1 class
Posizione finale: 3.
Team: GTC Gulf Racing
Vettura: McLaren F1 GTR (BMW)
Global GT Championship
Posizione campionato: 4 (194 punti)
7 gare
Vettura: McLaren F1 GTR

1992
Sportscar World Championship
Posizione campionato: 8 (29 punti)
6 gare
Team: Mazdaspeed
Vettura: Mazda MXR-01
1991
Formula 3000 Japan
Posizione: 17 (3 punti)
5 gare
Team: Super Evolution
.
1990
Formula 3000 Japan
Posizione finale campionato: non pervenuto
8 gare
Team: Funaki Racing
1989
Formula 3000 Japan
Posizione finale campionato: non pervenuto
8 gare
Team: Funaki Racing
Vettura Reynard 89D (Mugen Ogawa)
1988
Formula 3 Japan
Posizione: 3 (37 punti)
10 gare. 2 vittorie. 2 pole positions. 6 podii. 0 giri veloci.
Team: Team Le Mans
Vettura Ralt RT32 (Nissan)
Vettura: Ralt RT31 (Nissan)
Formula 3000 International
Posizione campionato: non pervenuto
1 gara
Team: Madgwick International
1987
Formula 3 Japan
Posizione campionato: 7 (43 punti)
9 gare
Team: Person’s Racing Team, Tomei Racing
Vettura: Ralt RT31 (Nissan)
Formula 3 Macau GP
Posizione gara: 19.
Team: Le Mans Motor Corporation
Vettura: Ralt RT31 (Nissan)

1986
Formula 3 Britain
Positione finale campionato: 2 (83 punti)
18 gare 5 vittorie. 2 pole positions. 11 podii. 4 giri veloci.
Team: Eddie Jordan Racing
Vettura: Reynard 863 (Volkswagen)
Vettura Ralt RT30 (Volkswagen)
Formula 3 European Cup
Posizione finale: 4.
Team: Swallow Racing
Car: Ralrt RT30 (Volkswagen)
Formula 3 Macau GP
Posizione finale: 12.
Team: Swallow Racing
Vettura: Ralt RT30 (Volkswagen)
Grand Prix de Monaco F3
Posizione finale: 11.
Team: Stelrad Racing with EJR
Vettura: Ralt RT30 (Volkswagen)
1985
Formula 3 Britain
Posizione finale: non pervenuto
16 gare
Team: Scan Sport Racing
Vettura: Reynard 853 (Saab)

Maurizio Sandro Sala intervistato da Bruce Jones per Autosport.

Traduzione di MN

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