In seguito all’incidente tra Raikkonen e il famoso fotografo Paul-Henri Cahier (prima del via del gran premio di Gran Bretagna) in cui il pilota della Ferrari, infastidito dagli scatti mentre si stava allacciando il casco lo ha spinto facendolo cadere a terra ,il fotografo usa parole dure contro il finalese accusandolo di essere un “un maleducato ed arrogante”.
“Sono in F1 da molti anni e sono stato a contatto con tantissimi grandi campioni, ma mai nessuno di loro si è comportato in modo arrogante e rude nei miei confronti ” si è difeso Cachier.
In una nota pubblicata sul sito del fotografo si legge:
“E’ comprensibile che un pilota sia nervoso per la pressione della gara, ma Kimi Raikkonen non è la prima volta che esprime il suo fastidio in modo violento. Paul fortunatamente non si è fatto nulla per cui non ha intenzione di agire per via legale, tuttavia resta il rammarico per la presunzione con cui si è comportato Kimi verso una persone che stava semplicemente facendo il suo lavoro.”
Non si è fatta attendere la risposta dell’equipe del ventottenne pilota della Ferrari, secondo cui il loro assistito ha reagito alle provocazioni del fotografo.
Ecco è il video della lite
Cristina Capruzzi
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Sono ferrarista, ma certi comportamenti di Raikkonen non mi vanno proprio giù (e non solo i suoi). Però va detto che è colpa dell’evoluzione della F1 in negativo, è diventata un grande baraccone ambulante. Sicuramente gli spintoni e comportamenti negativi dei piloti si avevano anche in passato e ce ne sono tante di testimonianze, però il “divismo” e la “divinizzazione” non si erano mai visti in maniera cosi’ pronunciata se non da una decina di anni a questa parte. Altrove si ha ancora rispetto per il fan, gli addetti ai lavori e soprattutto per il vero spirito delle competizioni agonistiche . Non si tratta di comparazione a livello di sport e categorie, perchè sarebbe una valutazione soggettiva. Si tratta invece di comparazione due modelli, l’uno ormai diventato amorale ed anti-etico, nell’altro invece sopravvive molta parte dei veri cardini su cui si fonda lo sport inteso in senso assoluto. In F1 i piloti hanno perso il rispetto per loro stessi.
Comunque è un’altra lezione che la Indycar sta impartendo alla F1. L’ennesima.