Ecco un’intervista rilasciata al sito autosport.com dal giovane pilota inglese Guy Wilks in pole position tra i piloti britannici dopo la rivelazione del numero uno del team Subaru David Richards di voler un pilota inglese alla guida di una sua macchina.
E’ un momento molto impegnativo per te non è così?
GW: “Si è così. Questo week end correrò nel rally di Russia poi subito dopo volerò a casa per lanciare il’ Guy Wilks 500 Club’ , dopodiché ci sarà il British Rally Championship e a fine mese mi aspetta il rally di Finlandia.”
Puoi spiegarci cos’è il ‘Guy Wilks 500 Club’?
GW: “Si, è un piano di investimento, una raccolta fondi per finanziarmi un posto in Subaru nel mondiale rally.”
Come funziona il 500 Club?
GW: “Ci sono due modi: o quello dell’investimento o quello della pubblicità.”
Qual è la differenza?
GW: “L’investimento consiste in una quota che varia dai 500 ai £2000. Attraverso la seconda l’investitore comprerà una quota dei miei futuri guadagni. I £500 invece sono delle donazioni extra, per cui una società o un motor club si vedranno sponsorizzati sul telo che verrà utilizzato da sfondo durante le interviste, con la possibilità inoltre o di vincere una Subaru Impreza WRX da strada, la chance di venire ad un test del team Subaru oppure di vincere un viaggio per assistere ad una tappa del mondiale. ”
Come utilizzerai questi soldi?
GW: “David Richards aveva espresso il desiderio di vedere di nuovo un inglese guidare per il suo team in un futuro non troppo lontano. Quel pilota britannico vorrei essere io, ma come ho già detto prima per garantirti il sedile servono i finanziamenti. Solo così potrei assicurarmi il terzo sedile nel team Subaru la prossima stagione.”
Sei ottimista per il tuo futuro?
GW: “Beh, negli anni passati, quando correvo nelle categorie minori ho battuto gente come Aava, Latvala, Andersson. Penso che con un po’ di esperienza nel mondiale potrei ripetermi. Con questo non voglio dire che succederà tutto subito ma di sicuro magari tra due anni mi piacerebbe vedermi già in una posizione ideale per vincere qualche rally.”
Cristina Capruzzi
Fonte: Racegarage.it
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