Firestone Indy Lights. Ovvero la categoria cadetta della Indy Racing League. La Indy Lights, campionato open-wheels, si presenta come propedeutico alle serie maggiori e nel suo vivaio crescono anno dopo anno grandi piloti. Di rilievo su tutti ci sono da ricordare Raphael Matos, forse il più promettente, e Dillon Battistini, giovane astro nascente, supportato con grande stima da Eddie Cheever.
Ma degna di nota risulta essere anche un’altra figura della Indy Lights: Ana Beatriz Caselato Gomes de Figueiredo, meglio conosciuta nella sua terra nativa come Bia Figueiredo. Brasiliana di San Paolo, 23enne e con numerose esperienze di kart alle spalle, Bia inizia la sua carriera nel 2003 nel campionato di Formula Renault; dopo un esordio eccezionale (che la incorona Rookie of the Year) la Figueiredo affronta altre 2 stagioni nella stessa categoria, per approdare poi nel 2006 nella Formula 3 Sudamericana, entrando a far parte del Cesario Formula Team e classificandosi 5° alla fine della stagione.
Il 2008 è per lei un grande passo avanti; infatti l’anno in corso la vede protagonista della Indy Lights, insieme al suo team, il Sam Schimdt Motorsports. Attualmente in 3° posizione, la giovane promessa brasiliana ha vinto la sua prima gara in questo campionato il 12 luglio scorso, trionfando sul circuito di Nashville e diventando di fatto la prima donna ad aver vinto in Indy Lights. Ma i successi della Figuereido non finiscono qui: classificatasi quinta nel Firestone Freedom 100 a Indianapolis, ha conquistato il miglior piazzamento mai raggiunto da una donna in questa gara.
E se di problemi in pista non sembra, per ora, averne incontrati più di tanti, uno in particolare spicca al di fuori delle quattro ruote: una volta approdata in America, a inizio stagione, la Figuereido ha dovuto cambiare il suo nome, su consiglio del suo agente, in Ana Beatriz, perché risultava essere più facile da pronunciare per il pubblico d’oltreoceano. Il cambiamento non ha entusiasmato i suoi fan conterranei (che continuano imperterriti a chiamarla Bia) e a dir la verità neanche lei stessa, in quanto troppo spesso viene scambiata per un’altra ragazza brasiliana, Ana Beatriz Barros, modella di professione e che non ha nulla in comune con Bia, se non appunto, soltanto il nome.
Anagrafe a parte, il 2008 sembra essere l’anno buono per la stella brasiliana; la strada è ancora lunga, ma la Figueiredo ha talento. E in questi casi, chiamarsi Ana o Bia, non fa differenza!
Vanessa Sacchi
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