Juha Kankkunen, quattro volte campione del mondo rally, ha dichiarato a Crash.net Radio che il connazionale Mikko Hirvonen rivale di Sebastien Loeb nel mondiale, ha reali possibilità di vincere il titolo quest’anno, anche se per l’ex campione del mondo i rallies di Germania, Spagna e Francia, che si svolgeranno su asfalto, potrebbero essere la chiave di tutto il campionato.
“Non sarà facile per Mikko battere Loeb,” ha detto Kankkunen in un’intervista esclusiva rilasciata durante il ‘Goodwood Festival of Speed’. “Penso che per Mikko non sia impossibile vincere il mondiale perché è lì, è in testa alla classifica. Però dipenderà da come guiderà Loeb. Non dobbiamo dimenticare che ci sono tre rally su asfalto in cui Loeb ha sempre fatto bene ma ci sono ancora alcuni rally su ghiaia sulla quale Mikko è sempre stato veloce, quindi la battaglia è ancora apertissima.”
Alla domanda qual è la motivazione secondo lui per cui Sebastien Loeb è il pilota più vincente (con 41 successi) nella storia del WRC, Kankkunen ha risposto: “E’ semplicemente unico. E’ un pilota che ha un grande talento, un grande pilota,” ha continuato. “Guida in modo molto attento e soprattutto ha una buona macchina. Un bravo pilota deve avere una macchina valida, in modo che tutto lavori bene e che tutto il pacchetto sia vincente.”
L’ex campione del mondo auspica inoltre ad una lotta con più pretendenti al titolo che renda il mondiale ancora più avvincente, e ad un numero maggiore di team partecipanti alla competizione: “Sarebbe ancora più avvincente se ci fossero più piloti a contendersi il titolo piloti e più team partecipanti ai rallies,” ha aggiunto. “Il rally è uno sport molto bello ma penso che ci sia ancora molto da fare per migliorare.”
Ecco qual è la proposta di Kankkunen: “La mia idea è la stessa di Carlos (Sainz), cioè ridurre il numero delle gare e distanziare di più un rally dall’altro, per dare la possibilità ai piloti di fare una vera ricognizione e di concentrarsi di più sull’evento, invece di far fare loro una serie di weekend tutti di fila.”
Cristina Capruzzi
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