Ci sono giorni in cui pensi di essere il migliore, anche imbattibile e nessun potrebbe toglierti quella soddisfazione che ti porti sin dall’inizio. Forse sarà cosi, ma Giorgio Pantano si presenta sul tracciato di Budapest con la consapevolezza di poter distruggere completamente le speranze di Senna e Grosjean. Il brasiliano ha 25 punti di svantaggio dall’italiano e cercherà di mettersi in mostra poiché tiene banco il discorso F1, con Berger sempre più pronto a portare con sé il nipote di Ayrton, cosi da completare il suo lungo percorso formativo. Ma la domanda sorge spontanea; non sarà ancora acerbo per poter approdare in F1, con l’eventualità di bruciarsi in partenza? Certamente Senna ha mostrato grandi doti di maturità, reagendo bene alle situazioni che di solito lo vedono sconfitto in partenza. Inoltre usa sempre più la testa, quindi di solito va meno nel pallone e si concentra sul da farsi per potersi ritagliare uno spazio sul podio, o almeno a punti. Ma un ringraziamento speciale va all’Isport, il quale gli sta garantendo un giusto equilibrio tra vettura perfetta e un ottimo staff al suo seguito. Stesso discorso poteva valere per Grosjean, che si sente sempre meno a suo agio con Art anche se i francesi gli hanno levato di mezzo Filippi, lo coccolano dopo gli errori che molte volte compie. Probabilmente egli sente la pressione e paga la scarsa competitività della nuova Dallara, ma nulla toglie che ha tutte le carte per poter ambire ad almeno un successo in terra ungherese. Dopo la vittoria che gli fu levata in Germania a causa di un sorpasso sotto regime di bandiere gialle, il francese ha bisogno di un buon risultato e già dal suo modo di agire si intuisce che la F1 è fatta per lui, come del resto la Gp2. Ha ancora tanto tempo per mostrare il suo talento. Talento che vuole acquisire nuovamente Filippi. Abile nel tenere testa ai migliori, seppur per poco tempo, in Germania. Il piemontese cerca la vana gloria persa da troppo tempo e con Arden, il quale ha in serbo anche Buemi, le cose potrebbero migliorare. Altro pilota in crisi è Valsecchi, che dopo un lungo stop causato dal crash in Turchia, quindi deve migliorarsi, soprattutto psicologicamente, poiché in alcune interviste si è sentito dire che non ha le “palle” per lottare ed in effetti, i risultati scarseggiano. Ed infine, per chiudere in bellezza come avevamo iniziato, molti criticano Pantano ma provate voi, provocatori, ad ammazzare il campionato e guidare come solo il padovano riesce a fare. Penso che sarebbe difficile, perché nel motorsport l’età conta poco. Il pilota se ha talento, si rivela anche in ritardo. Insomma, l’Ungheria è vicina, ma mai quanto il campionato che è pronto a congedarsi nelle calde mani di un padovano venuto dall’inferno.
Stefano Chinappi
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