Di sicuro con il suo passaggio dalla Formula Uno alla Nascar Juan Pablo Montoya immaginava di raccogliere ben altre soddisfazioni. Invece dopo due anni di militanza nella categoria regina delle ruote scoperte negli Stati Uniti il colombiano rischia seriamente di ritrovarsi senza un sedile per il 2009. Il motivo è presto detto, i problemi sono innanzitutto di sponsor. Evidentemente trovare un budget per correre nella Nascar non è impresa facile nemmeno se ti chiami Montoya. Lo dimostra il fatto che il team Ganassi ha recentemente dovuto dire addio allo sponsor Texaco. A ciò si aggiunge che Juan Pablo percepisce un ingaggio annuo pari a otto milioni di dollari cui va sommato il 40% degli eventuali premi. Non male per un pilota che tutto sommato finora ha combinato ben poco o comunque meno di quanto gli addetti ai lavori si aspettavano. Ma se Montoya non ride e anzi forse rimpiange di non essere rimasto nell’orbita Formula Uno dopo la rottura con McLaren, nemmeno Jacques Villeneuve e Ricardo Zonta hanno molto da stare allegri. Perché sia il canadese che il brasiliano, entrambi ex F.1, potrebbero essere ben presto lasciati liberi dalla Peugeot che li ha impiegati nel programma 24 Ore di Le Mans. Al di là del risultato finale nella gara endurance più famosa del mondo (vittoria dell’Audi R10 nonostante la sbandierata superiorità Peugeot) i due drivers hanno deluso, soprattutto nel confronto con i compagni di squadra, specialisti del calibro di Lamy, Minassian e Sarrazin. Per Jacques sarebbe l’ennesimo boccone amaro da mandar giù dopo l’interruzione del programma Nascar.
Ermanno Frassoni
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Non credo che Montoya rimpianga di non essere rimasto in orbita F1. Li non aveva piu’ stimoli ed il suo rendimento parlava da solo. Anche se potesse, non cambierebbe la sua decisione di passare alla Nascar, oltretutto visto l’ingaggio che percepisce.
In ogni caso, se volesse, troverebbe di sicuro un volante in F1. Meno di un anno fa alcuni team come Red-Bull e Toyota (mi pare) lo avevano cercato…
Sei così sicuro che troverebbe falcilmente un volante? Secondo te una sq che vuole crescere si affida ad uno che ormai è fuori dalla f.1 da due anni e mezzo, ed è sopra i trenta, oppure a un giovane talento?
Quoto Fede in pieno 😀
> Sei sicuro che troverebbe facilmente un volante?
Effettivamente non ci scommetterei la casa…
Pero’ non ridurrei Juan Pablo Montoya ad un semplice “uno che e’ fuori da due anni e mezzo dalla f1 ed e’ sopra i 30”. Possiede delle “caratteristiche” che non si trovano in tanti altri piloti, ad esempio in termini di talento puro ed immagine… Ricordiamoci che la F1 prima che uno sport e’ un business!
Ciao
Il fatto è che secondo me Montoya non ha avuto lo spessore mentale necessario per restare in F.1 nonostante la rottura con la McLaren. Il suo addio alle monoposto è paragonabile a quello di un qualsiasi altro pilotucolo che viene accompagnato (neanche tanto gentilmente) alla porta del Circus iridato… un trattamento che Juan Pablo non meritava ma che lui stesso non ha saputo (o voluto) rendere diverso accettando magari un’altra sfida in un’altra squadra. Preferendo quindi i soldi della Nascar.
Sono daccordo sul fatto che il trattamento che ha avuto non lo meritava ma che, comunque, se lo e’ in parte cercato non volendo accettare un ruolo diverso in F1 rispetto a quello con cui e’ entrato. Pero’, non sono daccordo nel definire il suo “un addio qualunque” e sopratutto, visto come sono andate le cose e alla luce di quello che entrambi sosteniamo (e’ stato lui a decidere del suo futuro), non si puo’ dire che il circus lo ha messo alla porta. 😉