Con la vittoria a Motegi il “dottor” Valentino Rossi conquista il suo ottavo titolo in carriera, sesto nella massima categoria. Nulla da fare per il campione uscente Casey Stoner che ha cercato fino alla fine di combattere con il campione di Tavullia per mantenere vive le speranze (comunque molto remote) di lottare per il titolo.
Così dopo due anni di “pausa forzata” e molte occasioni perse (spesso non per colpa di Rossi ma per l’affidabilità della moto, soprattutto nell’anno della vittoria di Hayden) Valentino torna al successo.
Vittoria del mondiale stralegittimata perchè arriva nelle mani di Rossi con ben tre gare di anticipo. Ovviamente Rossi, a fine gara, non poteva far altro che festeggiare a suo modo: spuntano un casco bianco e nero, una maglia con la scritta “Scusate il ritardo” con Valentino disegnato come un cuoco e tutti gli ingredienti del mondiale, ma c’è anche un notaio (ovviamente farlocco, sarà suo zio!) che ratifica ufficialmente il mondiale: sembra tanto una rappresentazione della conciliazione fiscale di cui tanto si era scritto qualche tempo fa. La conciliazione stavolta Rossi la fa con il motomondiale riprendendosi tutto, con gli interessi per diventare il dottor Ottavio Ottaviano.
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