Nella stagione 1986, il compianto asso della Lancia Martini Henri Toivonen, scomparso poi nel corso dell’Tour de Corse dello stesso anno, sembra avesse compiuto alcuni giri sul circuito di Formula 1 dell’Estoril, durante il Rally Portoghese. La leggenda vuole che il suo giro più veloce l’avrebbe qualificato al sesto posto del Gran Premio di F1 quella stessa stagione. Bisogna considerare però che Toivonen non utilizzava una vettura F1 in quell’occasione ma la sua Lancia Delta S4 ufficiale e che era accompagnato da il suo navigatore Sergio Cresto!
Pare che il suo giro fermò il cronometro sull’1’18”.100 quando il giro veloce in gara (F1 1986) fu di Nigel Mansell con 1:20.943.Questa leggenda ha una qualche veridicita’?
Puo’una macchina da rally, seppur con i rapporti allungati e pur avendo oltre 600 cv effettivi per poco piu’ di 900 kg di peso,ottenere un simile risultato? Le Formula 1 dell’epoca avevano quasi 1000 cv, eravamo nell’era del turbo, la Brabham-Bmw ad esempio girava (in qualifica) con la pressione della turbina a 5 bar e sviluppava oltre 1200 cv,anche se la cubatura del motore era di soli 1500 cc!
Il motore della S4 originariamente aveva 1759 cc, ed era sovralimentato da un compressore volumetrico Volumex che spingeva ai bassi regimi e da una turbina Garrett che entrava in funzione agli alti giri; Ma,pur avendo un motore che all’epoca era molto piu’innovativo di quelli di Formula 1, non aveva di certo un’areodinamica curata al pari di una monoposto.
Quindi si tratta solo di una fantasiosa leggenda? Cesare Fiorio, Team Manager della Lancia Martini in quegli anni, ha sempre dichiarato, in modo sibillino: “non mi risulta che Henri abbia girato su quei tempi con la S4 all’Estoril”.
Questa frase dovrebbe cancellare tutti i dubbi in merito ma l’affermazione di Fiorio forse nasconde un’altra verità. E’ possibile che Toivonen girò all’Estoril su quei tempi, utilizzando però un S4 speciale.
In quell’anno infatti era partita in gran segreto lo studio per la La ECV (Experimental Composite Vehicle – Veicolo Sperimentale in Compositi) era l’evoluzione della S4. Dal nome ci si rende conto che il carbonio abbondava nella costruzione di questa macchina. Persino i cerchi e alcune parti del motore e della componentistica erano in carbonio.
La S4, prima di venire sviluppata dall’Abarth, sviluppava circa 5oo cv, la ECV ne aveva 650 fin dalla sua “nascita”,e pesava il 10% in meno della S4. La ECV era l’evoluzione della S4,ed era stata pensata in funzione del nascente Gruppo S che avrebbe dovuto soppiantare il Gruppo B dal 1987; in seguito alla triste vicenda del Corsica’86 però, la Fisa, l’organo competente per le competizioni automobilistiche, decise che il Gruppo B sarebbe stato abolito al termine della stessa stagione, mentre il Gruppo S venne cancellato ancor prima di partire lasciando le Ecv allo stadio di prototipo.
Rimane così un alone di mistero intorno a questa vicenda che i due protagonisti purtroppo non potranno più svelare in tutti i suoi particolari.
Giovanni Zandegiacomo Riziò
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Bellissima leggenda, non la conoscevo. E come in tutte le leggende c’è sempre un fondo di verità. 😉
A quanto sapevo io avevano effetivamente girato su quei tempi ma seplicemente su una versione accorciata del circuito.
D’altronde è evidente che una S4 (anche nell’evoluzione ecv) non avrebbe potuto eguagliare i tempi di auto ben più potenti, leggere, e dotate di importante deportanza aerodinamica
articolo STUPENDO! attendo con impazienza il prossimo numero di questa rubrica 🙂
Non sono del tutto daccordo con quello che dice gattopazzo secondo me su un circuito come l’estoril dove ci sono ben nove curve decisamente marcate la trazione integrale della s4, anche se probabilmente in versione sperimentale, avrebbe potuto realisticamente dare del filo da torcere alle F1 del tempo che erano seicuramente dotate di un areodinamica più efficiente e decisamente più potenti, ma che non avevano tutti i controlli elettronici che hanno tuttoggi.E non dimentichiamoci che c’era il mitico Toivonen alla guida…)
No vedo proprio come macchine con 300kg e 400cv di differenza possano girare sui stessi tempi… é vero che la S4 era trazione integrale, ma l’ aerodinamica di una f1 (per quanto allora fosse ancora abbastanza grezza) da un vantaggio incolmabile da qualsiasi altra soluzione tecnica. Ancora oggi monoposto con circa la stessa potenza (Superleague Formula) girano a tempi ben distanti dalle F1. Va bene il romanticismo, ma qui si sta esagerando… 😉
articolo molto interessante aspetto con impazienza i sucessivi!mancava propio una rubrica sulla storia del Rally 😛
tutto sbagliato
non torna il cronometro quel giorno in portogallo pioveva.
appunto, viene ribadito il mistero….con l’aggiunta della pioggia! La leggenda persiste.