Jeff Burton vincendo questa gara si porta in lizza per il titolo a –69 punti da Jimmie Johnson, mentre Greg Biffle rimane in 3° piazza a –86 dal capolista.
Secondo successo stagionale per Burton che termina la gara davanti a Kasey Kahne, Kurt Busch e il fratello di quest’ultimo Kyle Busch che in questa gara non ha accusato problemi di natura meccanica.
Jimmie Johnson ha concluso 6° e Greg Biffle termina 7°.
Escludendo Sam Hornish che ha concluso poco fuori la top 20, gli altri ex-formulisti non sono andati bene: Montoya è arrivato 34°, Robby Gordon 30°, peggio è andata ad A.J. Allmendinger jr. che ha finito la sua gara abbracciato ad un muro…
Cronaca di gara:
La Bank of America 500, in notturna, inizia con Jimmie Johson in pole seguito dal suo rivale in campionato, Carl Edwards.
Siamo al giro 4 quando Jeff Gordon tocca il muro alla curva 4, ma miracolosamente rimane in pista e continua la gara; al giro 32, Johnson, attardato dal traffico viene superato da Tony Stewart che così conquista la 1° posizione.
La curva 4 sembra stregata per i piloti, infatti al giro 43 Joe Nemechek tocca il muro provocando la caution n.1 che verrà ritirata al giro 48 con Johnson in testa.
Carl Edwards buca un copertone ed alla tornata n.52 è costretto ad un pit-stop, siamo nel medesimo giro quando A.J. Allmendinger, in seno al team Waltrip, va a muro alla curva 3 modificando le geometrie della sua auto e instaurando la caution n.2.
Green flag, come dicono in America, al giro 59 con sempre Johnson 1°, cinque giri dopo Mike Skinner (spintonato da Waltrip) e Ken Schrader vanno a muro, siamo alla caution n.3.
Siamo al giro 69 quando Edwards accusa problemi di accensione alla sua Ford e si vede costretto a fermarsi in pista, poco dopo tornerà ai box dove vi rimarrà per ben 16 giri.
Bandiera verde al giro 70 con Johnson in testa, sicuramente alquanto “rilassato” non essendoci più in gara (o almeno non in lizza per la vittoria) il suo più diretto rivale in campionato, cioè Carl Edwards .
Mentre i meccanici riparano l’auto di Edwards, al giro 78, Tony Stewart sorpassa Jimmie Johnson per la leadership; alla 103esima tornata, alla stregata curva 3, Dale Earnhardt jr. colpisce il muro e la NASCAR decide per la neutralizzazione n.4.
Alla ripartenza, sotto la bandiera verde, passa per 1° Tony Stewart, al giro 110 si rivede Kyle Busch che conquista la testa della corsa con la sua Toyota caratterizzata da una strana livrea tutta viola…
Docidi giri dopo ed è Mike Wallace a creare spettacolo andando in testacoda alla curva 2 instaurando un’altra inutile caution.
Alla ripartenza, al giro 125, troviamo Ryan Newman 1° controllato da Johnson che lo supererà al giro 133 seguito in scia da Brian Wickers che a sua volta passerà 2°. Brian Wickers è davvero gasato ed al giro 135 passa in prima posizione; la gara viene interrotta nuovamente al giro 187 per dei detriti presenti alla curva 3.
La ripartenza avviene al giro 192 con Vickers in testa seguito da tutto il gruppo. Succede un altro incidente, esattamente al giro 195, dove viene coinvolto anche Matt Kenseth, la gara riprende al giro 202 ma questa volta in testa c’è Martin Truex jr. che 2 giri dopo verrà superato da Jeff Gordon.
La gara viene interrotta di nuovo al giro 205 perché dietro al gruppo, Casey Mears, Michael Waltrip e Bobby Labonte vengono coinvolti in un incidente. Bandiera verde al giro 212 con Jeff Gordon 1°; al giro 264 il fratello di Jeff, Robby Gordon, buca l’anteriore sinistra con tanto di scintille; caution n.9. Sei giri dopo si riparte con Biffle primo seguito da Ryan Newman e Kyle Busch; Greg Biffle viene superato all’esterno alla tornata n.277 da Jeff Burton e si assiste ad un bel testa a testa.
Caution n.10, al giro 277, causata da Juan-Pablo Montoya che buca l’anteriore sinistra sportellato a muro da Kurt Busch. Bandiera verde al giro 302 con Burton 1° seguito da Johnson che mezzo giro dopo lo sorpassa; al giro 311 la situazione è inversa, con Burton davanti a Jimmie Johnson, nel frattempo Kahne tenta l’attacco a Kurt Busch.
Al giro 332 il vantaggio di Burton su Kahne (che è passato 2°) è di 7 decimi, oramai il vantaggio di Burton è rassicurante e l’ultimo giro è una semplice formalità.
Pos Pilota Auto Giri
1. Jeff Burton Chevrolet 334
2. Kasey Kahne Dodge 334
3. Kurt Busch Dodge 334
4. Kyle Busch Toyota 334
5. Jamie McMurray Ford 334
6. Jimmie Johnson Chevrolet 334
7. Greg Biffle Ford 334
8. Jeff Gordon Chevrolet 334
9. Mark Martin Chevrolet 334
10. David Ragan Ford 334
11. Tony Stewart Toyota 334
12. Clint Bowyer Chevrolet 334
13. Kevin Harvick Chevrolet 334
14. Martin Truex Jr Chevrolet 334
15. Reed Sorenson Dodge 334
16. Denny Hamlin Toyota 334
17. Bobby Labonte Dodge 333
18. Brian Vickers Toyota 333
19. Scott Riggs Chevrolet 333
20. Elliott Sadler Dodge 333
21. Ryan Newman Dodge 333
22. Sam Hornish Jr Dodge 332
23. Regan Smith Chevrolet 332
24. Michael Waltrip Toyota 332
25. David Gilliland Ford 332
26. Paul Menard Chevrolet 331
27. Dave Blaney Toyota 331
28. Bill Elliott Ford 330
29. Casey Mears Chevrolet 330
30. Robby Gordon Dodge 328
31. Mike Wallace Dodge 326
32. David Reutimann Toyota 321
33. Carl Edwards Ford 317
34. Juan Montoya Dodge 296
35. Chad McCumbee Dodge 296
36. Dale Earnhardt Jr Chevrolet 289
37. Joe Nemechek Chevrolet 278
38. Ken Schrader Toyota 255
39. Mike Skinner Toyota 254
40. Tony Raines Chevrolet 203
41. Matt Kenseth Ford 194
42. Travis Kvapil Ford 194
43. A.J. Allmendinger Toyota 52
Chase For The Cup - Points Standing:
Pos Pilota Punti
1. Jimmie Johnson 5878
2. Jeff Burton 5809 + 69
3. Greg Biffle 5792 + 86
4. Carl Edwards 5710 +168
5. Clint Bowyer 5693 +185
6. Kevin Harvick 5671 +207
7. Tony Stewart 5650 +228
8. Jeff Gordon 5633 +245
9. Kyle Busch 5552 +326
10. Dale Earnhardt Jr 5524 +354
11. Matt Kenseth 5518 +360
12. Denny Hamlin 5498 +380
Gabriele Sbrana
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