Il Giappone è oramai pronto ad ospitare il campionato mondiale turismo per la sua penultima tappa in calendario, che vedrà servire per il match il francese della Seat, Yvan Muller. La risposta dunque verrà affidata al nostro Gabriele Tarquini, il quale non ha esitato ad aprire un piccolo spiraglio durante l’ultimo appuntamento di Monza grazie soprattutto alla spinta dei suoi fans, che tuttora sperano di vederlo nuovamente trionfare ad Okayama; l’ex Aida rappresenta una novità per chiunque ed è, a detta di molti, un tracciato abbastanza impegnativo da affrontare, con qualche insidia che servirà a rimescolare le carte in tavola.
Nove punti dividono Muller ed il cinghio di Giulanova, un distacco che tuttora premia la maggiore costanza di risultati del francese, agevolato dalla competitività inesauribile della sua Seat Leon spinta da un motore Turbo che ha dalla sua parte l’accelerazione, nel momento in cui le vetture spagnole prendono gap e diventano imprendibili, demolendo col senno di poi il vero punto di forza delle rivali Bmw che presentano in pista le 320si a trazione posteriore, divenuto un handicap da un anno a questa parte. Ragionamento tecnico utile a farvi entrare nel pieno dell’atmosfera che si può respirare all’interno del motorhome giapponese. Oramai è risaputo, l’ago della bilancia esiste a malapena in questa categoria ma, visti altri campionati più noiosi ma titolati, esistono i sorpassi e lo spettacolo, seppur diminuito per forza di cose da ciò che viene descritto in precedenza nel medesimo articolo di preview.
Il terzo incomodo è Rydell, un personaggio alquanto particolare e scomodo per i due di testa poichè è in grado di spezzare l’armonia attualmente presente in Casa Seat; lo svedese è tenuto in gioco dalla matematica, dunque ha tutte le ragioni del mondo per sognare e lottare ad armi pari. Ma, armonia e titolo a parte, l’ex campione BTCC ’98 probabilmente dovrà agevolare il cammino dei leader, portarli nel finale senza fiato sul collo. Questo, dati alla mano, è l’anno perfetto per la Casa spagnola e non dovrà tramutarsi in un inferno senza vie d’uscita, quindi se Monza vi ha insegnato qualcosa..dubitare su incidenti tra compagni di squadra diventerà impossibile quanto utopico.
Il resto del discorso va affrontato con cautela e da spartire tra Chevy e Bmw, in balia di un risultato scontato che li vedrà sprofondare sempre più indietro, fino ad accontentarsi di qualche punticino. Per farla breve prendiamo i leader di entrambe le Case: Rob Huff ed Andy Priaulx. Il britannico della Casa Americana ha recitato ad inizio stagione la parte del leone per poi calarsi i pantaloni vista la superiorità made in Spain. Il secondo, anch’esso facente parte del Regno Unito, dopo 4 titoli (1 europeo e 3 mondiali) non ha più nulla da chiedere ed è giunto ad inizio anno probabilmente stanco, appagato e convinto delle reali potenzialità della diretta rivale; una stagione senza mordente, quasi mai protagonista ma agevolato dai suoi compagni che sono ancora in vena di aiutarlo. Priaulx rappresenta l’emblema della stagione della Casa bavarese e, se vogliamo aggiungere pepe al fuoco, c’è la necessità di chiudere con un dilemma; viste le reali difficoltà nei confronti della Seat, i risultati scadenti da parte anche di Farfus e J. Muller, non era meglio puntare al diesel, anche se il mercato richiedeva il contrario? Dubitate cari amici tedeschi, dubitate…. Il 2009 sarà anche alle porte e con un regolamento che darà ragione alla Bmw, ma per quanto ci riguarda questa stagione, meglio sognare ad occhi aperti l’ennesima sfida tra Yvan Muller e Gabriele Tarquini, guarda caso uomini Seat.
Stefano Chinappi
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