Dopo una preview dissacrante nei confronti della Bmw, ecco che la sveglia suona a puntino tra le 320 si del team Schnitzer durante i test di Okayama, teatro del penultimo appuntamento stagionale del Campionato mondiale Turismo. E’ Augusto Farfus a dominare con il crono di 1:38.371, appena due decimi dinanzi al compagno di Casa, Priaulx; il britannico si è dimostrato abile nell’interpretare nel migliore dei modi il nuovo tracciato nipponico, abbastanza tecnico che dovrebbe agevolare le speranze altrui, dunque di Chevy e Seat.
Il primo tra gli uomini Seat è il nostro Gabriele Tarquini, appena terzo con un distacco risicato dal rivale brasiliano. Alle spalle del cinghio di Giulianova non poteva mancare Rydell, sempre in vena di scherzare nelle libere per poi estrapolare dal cilindro personale una pole o qualche sorpresa. A completare il trio made in Spain c’ha pensato Yvan Muller; il leader del mondiale, con ben 9 punti di vantaggio, si nasconde, indugia e scalpita al momento stesso, alla ricerca dell’agognato titolo che potrebbe approdare puntalmente tra due giorni.
In Casa Chevy si ragiona in ottica gara, e la spiegazione più logica la regala Menu con il sesto crono totale, a ben 4 decimi di ritardo da Farfus, dunque un distacco enorme che potrebbe esaurirsi nel finale di week-end poichè le Lacetti, tra cordoli e curve da pelo, sono perfette. Delude Huff, solo nono.
Tornando tra i Bmw’s boys, deludente prestazione offerta dinanzi ai nipponici da parte di Zanardi che non è andato oltre il 17esimo posto, alle spalle addirittura dell’indipendente D’Aste, il quale gareggia da numerose stagioni con la stessa vettura del connazionale. Il genovese, nonostante abbia defilato il rivale bolognese, non è risultato il più veloce tra gli indipendenti; il titolone in fondo alla pagina dunque è da riservare a Sergio Hernandez, compagno di squadra dell’italiano, il quale sta già pregustando l’idea di poter trionfare in questo mini campionato. Macao è alle porte, quindi calma e sangue freddo.
Infine, a chiudere le danze sono state le cosiddette wild card di lusso che si sono divertite a compiere incidenti, a provocarli con tanto di panico aggiunto dei commissari, sempre pronti a correre nell’eventualità. Tra i painkillers di giornata, spuntano: Manabu Orido, giapponese ed autore di un 360°, ed infine l’eroe di Hong Kong, Marsh, anch’esso autore di un testacoda.
FIA Wtcc – Okayama – Test:
1 – Augusto Farfus – Bmw 320si – 1:38.371
2 – Andy Priaulx – Bmw 320si – + 0.132
3 – Gabriele Tarquini – Seat Leon Tdi – + 0.154
4 – Rickard Rydell – Seat Leon Tdi – + 0.310
5 – Yvan Muller – Seat Leon Tdi – + 0.315
6 – Alain Menu – Chevrolet Lacetti – + 0.452
7 – James Thompson – Honda Accord Euro R – + 0.712
8 – Jorg Muller – Bmw 320si – + 0.807
9 – Robert Huff – Chevrolet Lacetti – + 0.959
10 – Tiago Monteiro – Seat Leon Tdi – + 0.989
11 – Felix Porteiro – Bmw 320si – + 0.998
12 – Tom Coronel – Seat Leon – + 1.073
13 – Nicola Larini – Chevrolet Lacetti – + 1.245
14 – Sergio Hernandez – Bmw 320si – + 1.328
15 – Jordi Gene – Seat Leon Tdi – + 1.343
16 – Stefano D’aste – Bmw 320si – + 1.614
17 – Alessandro Zanardi – Bmw 320si – + 1.706
18 – Manabu Orido – Chevrolet Lacetti – + 2.235
19 – Takayuki Aoki – Bmw 320si – + 2.534
20 – Yukinori Taniguchi – Honda Accord Euro R – + 2.668
21 – Jaap Van Lagen – Lada 110 – + 2.796
22 – Norbert Michelisz – Seat Leon – + 3.028
23 – Ibrahim Okyay – Bmw 320si – + 3.257
24 – Franz Engstler – Bmw 320si – + 3.463
25 – Viktor Shapovalov – Lada 110 – + 4.112
26 – Masaki Kano – Bmw 320i – + 4.683
27 – Kirill Ladygin – Lada 110 – + 4.698
28 – Matthew Marsh – Bmw 320si – + 4.846
29 – Andrey Romanov – Bmw 320si – + 5.240
30 – Melvin Choo – Bmw 320si – + 8.928
Stefano Chinappi
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