F1 News – La crisi finanziaria minaccia la Formula 1

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La crisi dei mercati internazionali si fa sentire anche in Formula 1. Le grandi banche presenti come sponsor come ING e RBS non navigano nell’oro e potrebbero ridurre il loro aiuto ai team in futuro. La banca che non sembra essere aver troppo risentito delal crisi è la Santander, ma nessuno passerà incolume la crisi dei mercati.

La Formula 1 ha comunque fatto dei grandi passi in avanti per minimizzare i danni della crisi economica grazie alle nuove regole introdotte dalla FIA con il consenso dei team per le prossime stagioni.

Il dirigente della Williams Adam Parr, in un’intervista ai microfoni di autosport.com sostiene: “Solo un idiota può essere ottimista su qualsiasi cosa in questo periodo. Sono in Williams da due anni e non è stato difficile capire che bisogna fare qualcosa per ridurre i seriamente costi. A gennaio di questo anno ci siamo riuniti con il Presidente della Fia, Max Mosley, che ci ha avvertito che i costi sarebbero diventati insostenibili e che avremmo dovuto fare qualcosa. Alcuni di noi condividevano le sue parole, e adesso penso lo facciano tutti. Tuttavia non abbiamo fatto niente per nove mesi. E questo è stato un grave errore. Potevamo modificare il regolamento in vista del 2009 e non l’abbiamo fatto. Almeno adesso tutti capiscono che urge fare qualcosa. Bisogna agire adesso altrimenti arriveremo al punto del “non ritorno”.

Parr ha evidenziato che le cose stanno cambiando per i piccoli team come la Williams che non dipendo dai grandi Costruttori e ha dichiarato che non c’è nessuna preoccupazione riguardo alle difficoltà economiche della RBS, Royal Bank of Scotland: “Non siamo qui grazie ai marchi come Kingfisher, Red Bull, Mercedes-Benz o altri sponsor. Noi vogliamo solo correre e non c’è nessun problema riguardo ai nuovi regolamenti che oramai cambiano da dieci anni. La cosa più bella in questi periodi è parlare con Frank Williams che è sempre ottimista e allegro.

Adam Parr non prevede alcun problema con problema con lo sponsor principale della scuderia, RBS, nonostante la crisi finanziaria, ma ammette che è incerta la patnership con la compagnia islandese Baugar Group: “Non so come si evolveranno i rapporti con Baugar Group, ma bisogna ricordare che la nostra relazione sta producendo un grande business. “

Parr è favorevole al nuovo regolamento della FIA che mirerà a ridurre i costi per i motori, sebbene questo rappresenti un piano vero l’introduzione del motore unico: “Non stiamo discutendo riguardo al motore unico, ma la Williams ritiene che bisogna ridurre i costi; questo è il pensiero di tutti gli altri team. La cosa più costosa per noi team indipendenti è il motore e dovevamo fare qualcosa al riguardo. E’ stato un grave errore congelare il motore per cinque anni: abbiamo congelato un motore molto costoso pensando allo stesso tempo che non ci sarebbero stati aumenti di prestazioni. Successivamente è stato permesso potenziarlo se c’erano differenze di prestazioni, se diventava un vantaggio per alcuni. Tutti i team privati hanno denunciato che lo sviluppo del motore non era fattibile perché non ne avevano la possibilità economica di farlo. Se non puoi permetterti un motore simile in prestazione a quello degli altri team devi comunque procurartelo. Qual è l’utilità di avere un motore che garantisca una prestazione simile alla concorrenza che ci costa una grande parte del’intero budget? È come spendere 100milioni di euro per comprare le gomme quando tutti avremo le stesse. Frank Williams non sa quale sia la soluzione per la riduzione dei costi, ma chiaramente bisogna iniziare dal motore.”

Nicolò Papi

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