Dopo un’intensa giornata di test a Jerez, Marcello Puglisi (Pilota Durango) si racconta sul Blog di eRace con un diario personale, da non perdere!.
DRIIIIIIN, suona la sveglia. Mi sembra ancora di dormire, ma sono gia le sette? Wow… Più eccitato che mai, dopo una colazione abbondante, mi dirigo in pista. Finalmente posso rimettermi all’interno di un abitacolo di una Gp2. I primi giri sono sempre emozionanti, sentire i 600 e passa cavalli del renault che ti spingono sono una vera goduria. Dopo aver preso confidenza con la pista e con il mezzo, decidiamo a fine mattinata di utilizzare il primo set di gomme nuove, ed il grip che ti danno le gomme nuove è impressionante, è come avere una macchina incollata al suolo, micidiale, anche se purtroppo devi essere lesto e sfruttare questo grip che dura solo 1 giro o un giro e mezzo se ti va bene. Non è per niente facile. Alla fine della mattina sono diciottesimo davanti a Mortara e Van Der Drift, alla fine non mi posso lamentare.
Pranzo leggero ed immancabile pennichella pomeridiana e via si riparte con la sessione pomeridiana. Purtroppo già dal mattino avevo dei lievi dolori al dito che vanno acutizzandosi nel pomeriggio, mi lamento un po’, ma siccome sono un duro stringo i denti e vado avanti. Per tutto il pomeriggio il feeling con la macchina è buono, tant’è che riesco ad essere costantemente tra il decimo ed il quindicesimo posto. Alle quattro e venti montiamo le gomme nuove, ma sfiga vuole che un giro per traffico, un altro per la bandiera rossa, non riesco a sfruttare a pieno il grip della gomma e riesco ad ottenere solo il diciottesimo. Vabbè non proprio male dai, finisco questa giornata con un po’ di amaro in bocca ma con la consapevolezza di avere ancora un buon margine di miglioramento. Perciò, finiti i test saluto la macchina sperando che questo non sia un addio, ma solo un arrivederci.
Marcello Puglisi (Per Eracemotorblog)
Share this content: