Speciale intervista al Boss della Mclaren, Ron Dennis, il quale dichiara di aver assistito ad una gara mozzafiato ed è, come giusto che sia, enormemente soddisfatto per il risultato finale, che ha visto trionfare il suo pupillo Hamilton in una bolgia scatenata come quella di Interlagos.
Com’è hai vissuto la gara dai box?
E’ così difficile compiere le giuste decisioni per portare a casa una vittoria di una tale importanza. Con le Ferrari ed Alonso in palla, le uniche posizioni a cui Lewis poteva puntare erano la quarta e la quinta. Abbiamo considerato tutte le variabili del caso, non abbiamo preso rischi, abbiamo conservato le gomme, non abbiamo spinto troppo,. La pioggia fortunatamente è arrivata un po’ tardi e non potevamo credere che Glock con le gomme d’asciutto fosse davanti a noi.
Ci siamo chiesti “ma com’è possibile?” e abbiamo dovuto fare una scelta fondamentale. Combattere con Vettel o puntare su Glock? Nel settore centrale Glock perdeva cinque secondi su Lewis e quindi gli abbiamo detto solo di prestare attenzione a non fare errori, perché avrebbe raggiunto il pilota Toyota. Lasciatemelo dire. Una gara mozzafiato.
Cos’hai pensato negli ultimi giri?
Siamo arrivati qui concentratissimi per non fare il minimo errore. Abbiamo limitato i giri del motore, abbiamo risparmiato la benzina cercando di essere sicuri che le gomme non si rovinassero e abbiamo spinto quando ne avevamo le possibilità. Finché non ha piovuto abbiamo seguito la condotta di gara prestabilita. Tenere il nostro passo e lasciar avvicinare le altre vetture, per poi non lasciarle passare. Non potevo credere alle pagliacciate che i piloti doppiati stavano commettendo durante gli ultimi giri. Gli stavamo urlando contro… “State fuori dalla traiettoria, spostatevi di qui e di là”…E’ stato un finale da sogno.
Come stava Lewis?
Era molto silenzioso nelle ultime tornate. Gli davamo solo le informazioni indispensabili per non distrarlo.
E’ stato uno dei momenti più di belli di tutta la tua carriera?
Non penso ci sia mai stato un campionato del mondo più emozionante di questo. Tutto ha funzionato alla perfezione. Ogni persona potrà avere la propria opinione, ma noi siamo venuti qui con l’intenzione di vincere il mondiale e l’abbiamo vinto.
Lewis è il più giovane campione del mondo di F1 di tutti i tempi. Che tipo di talento è?
Se si guardano le statistiche, lui ha ottenuto più punti negli ultimi due anni di qualsiasi altro pilota. Ha vinto il maggior numero di gare e di podi. E’ il più giovane campione del mondo. E’ da solo due anni in F1. Ha davanti una lunga carriera.
A proposito di Felipe Massa…
Ha fatto tutto quello che doveva fare. La sentenza è stata decisa qui ad Interlagos, ma il titolo Massa l’ha perso molto prima. E noi abbiamo avuto qualche sfiga vedi Canada. Questa sono le bellezze di un Gran Premio. Ma alla fine solo uno è il vincitore e sono veramente contento che lo sia stato Lewis.
Che sapore ha questo titolo?
Quella di quest’anno è stata la miglior conclusione di un campionato mondiale. Amo la Formula Uno per questo.
Avete digerito la sconfitta della scorsa stagione?
Adesso sto esultando. Non penso al passato. La miglior cosa da fare è archiviare tutto perché stasera ci sarà una grande festa!
E il tuo futuro?
Non ho avuto tempo per pensare a nient’altro se non a vincere il titolo iridato.
Quando Sebastian ha superato Lewis, cos’hai pensato?
Sapevamo potesse arrivare un gran temporale e dovevamo fare una scelta: “Battagliare con Vettel o puntare a Glock?”. Non c’era nessuna possibilità che Glock potesse rimanere davanti a noi in quelle condizioni. Bisogna cercarsele queste situazioni e bisogna prenderle alla giusta maniera. Fortunatamente a noi è andata bene.
Sono passati nove anni dall’ultimo titolo piloti. Cosa significa questo per te?
Abbiamo vinto come team e abbiamo perso come team. Non penso mai al singolo…Tuttavia Lewis è il campione del mondo. Il team invece ha avuto qualche problema anche se ha lavorato intensamente. Lo sviluppo portato qui in Brasile ci ha permesso di assicurarci un ottimo passo di gara. E’ molto complicato migliorare ciò che è stato sviluppato in un anno intero. Abbiamo migliorato la macchina di due secondi e mezzo da Melbourne. E’ stata durissima, ma il risultato finale è stato strabiliante.
Francesco Parrotta
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