La stagione 2008 sta ormai per volgere al termine, con il titolo piloti già assegnato, e quello costruttori ancora tutto da giocare. Se le squadre, dunque, dovranno darsi da fare per ben figurare nell’ultimo appuntamento del campionato, anche ai piani alti del WRC si lavora alacremente per il futuro di questa disciplina.
Il WMSC (FIA World Motor Sport Council) si è infatti recentemente riunito in vista della stagione 2009. In particolare evidenza la stesura del calendario, che appare palesemente stravolto: fuori il rally di Montecarlo, Svezia, Turchia, Giordania, Messico, Nuova Zelanda, Corsica e Giappone. Dentro il rally di Polonia (new entry), e alcune gare già note nell’ambiente del WRC, ovvero Norvegia, Cipro, Portogallo ed Australia. Il tutto per un totale di 12 tappe, contro le 15 di quest’anno.
A seguire il calendario completo:
28 Gennaio / 1 Febbraio- Rally Ireland
11 /15 Febbraio- Rally Norway
11 / 15 Marzo – The Cyprus Rally
1 / 5 Aprile – Rally de Portugal
22 / 26 Aprile – Rally Argentina
20 / 24 Maggio – Rally d’Italia-Sardegna
10 / 14 Giugno – Acropolis Rally
24 / 28 Giugno – Rally Poland
29 July / 2 Agosto – Rally Finland
2 / 6 Settembre – Rally Australia
30 Settembre / 4 Ottobre – Rally de Espana
21 / 25 Ottobre – Wales Rally GB
Sono stati anche altri i temi su cui il WMSC ha discusso, sempre in ottica 2009: i team del gruppo “Manufacturer 2”, – squadre che possono partecipare ad un numero limitato di gare durante la stagione – dovranno partecipare obbligatoriamente ad otto tappe del calendario, meno rispetto al campionato attuale.
Altro argomento di grande interesse per le squadre iscritte al campionato è quello della riduzione dei costi: diversi team hanno infatti minacciato di lasciare la disciplina, se non verranno intraprese iniziative adeguate in tal senso. E’ stato dunque confermato che saranno riviste le norme tecniche, in modo da limitare lo sviluppo esasperato delle vetture. Un po’ quello che sta accadendo anche in Formula 1.
Nella speranza che queste ed altre decisioni riescano a risollevare le sorti di questa categoria, in crisi ormai da troppo tempo.
Marco Picerno
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