A1 Gp Chengdu Feature Race – Primo trionfo per il Portogallo, delusione Italia

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Dopo il classico dominio in stile irlandese di Adam Carroll nella Sprint Race, è il Portogallo, sostenuto da Filipe Albuquerque, ad aggiudicarsi l’ambita Feature Race in terra cinese. Il lusitano beffa sul traguardo gli accerrimi rivali britannici, che vedono protagonista il solito Carroll abbinato all’inglese Danny Watts, terzo col secondo podio di giornata. Onore alla Malesia, giunta quinta grazie ad un calcolatore Fauzy, e dunque si porta in testa al campionato. Infine, l’Italia chiude con un ritiro il week-end negativo di Chengdu. L’ennesimo da aggiungere alla lista nera della serie.

La partenza si rivela indovinata per i colori della Gran Bretagna con Watts che si difende dagli attacchi del terribile overboost umano irlandese, Carroll. Purtroppo a calmare le acque ci pensa Robert Doornbos, autore di una splendida Sprint Race, rimasto fermo sulla griglia nella Feature per un problema tecnico; l’ausilio viene dalla Safety Car che rallenta la corsa. L’olandese riparte con un giro di distacco, troppo per ambire al podio.

Il Portogallo, superata l’Irlanda, si difende bene dagli attacchi di Carroll ed allo stesso tempo punta al leader della corsa Watts. Vana gloria intanto per David Garza del Messico, il quale si vede stretto dall’indonesiano Hermanto e si ritrova a sbattere contro un cartellone pubblicitario. Ma ad animare la corsa ci pensano i pit stop con Gran Bretagna ed Irlanda primi a fermarsi, mentre il Portogallo decide di allungare lo stint e di guadagnare quel minimo necessario di decimi per uscire davanti ai diretti rivali. Ed è cosi, poichè la strategia lusitana paga ed Albuquerque si porta in testa dopo aver completato anch’esso la sosta obbligatoria. La Gran Bretagna è bloccata alle spalle del Messico, mentre il Portogallo prende il largo e si gode la soddisfazione di star davanti, ma non temporaneamente questa volta, bensì fino al traguardo.

A metà dei giri completati la corsa si fa incandescente con l’Irlanda che indugia il posteriore di Watts, mentre il resto della compagnia si gode la lotta per un significativo quinto posto, alle spalle del metronomo svizzero Jani. Malesia, Francia, Australia, Monaco, che la battaglia abbia inizio!

Si entra in zona secondo pit- stop ed è il Portogallo questa volta a fermarsi insieme alla compagine britannica. Albuquerque non ha problemi ad uscire, mentre Watts si ricorda che il traffico gli può compromettere il risultato finale ed il podio, quindi scelta sbagliata da parte del suo box che, per aumentare le speranze di un piazzamento migliore, doveva rischiare lasciandolo in pista il più possibile. Nel frattempo è l’Irlanda a distruggere le velleità della cugina Gran Bretagna con una serie di giri veloci, fenomenali. Il Portogallo teme, l’Irlanda si gode gran parte del merito di questa scelta, ma nulla cambia poichè i lusitani resteranno in testa dopo pochi giri.

Nella cuore del gruppo la Malesia è scatenata e sorpassa l’Australia. Stessa manovra la tentano i francesi; purtroppo l’esito è differente poichè Nicolas Prost va lungo in staccata e si insabbia, per la disperazione del box transalpino. Intanto rientra la Safety Car e la situazione vede il Portogallo in testa davanti a Irlanda e Gran Bretagna, mentre la Svizzera ringrazia per il distacco ritornato pari a zero. Dunque la battaglia si rianima nell’inferno cinese di Chengdu.

Alla ripartenza è l’Irlanda a godere della situazione grazie al maggior numero di pus to pass a disposizione, un vantaggio incredibile nei confronti del Portogallo che riuscirà però, grazie soprattutto alla splendida difesa di Albuquerque, a restare in testa e tagliare il traguardo davanti al resto della compagnia, la quale vede come primo deluso Carroll che disponeva di numerose chance per completare l’opera che aveva cominciato nella Sprint Race, quando a trionfare fu proprio lui. Chiude il podio a fatica la Gran Bretagna. L’Italia crolla ed insieme a lei Piscopo e Ghinzani; probabile scelta sbagliata da parte dello staff poichè Montanari ed Onidi si sono mostrati più competitivi, specialmente il rookie sanmarinese, nella consueta Rookie Session del Venerdì. Probabilmente questa sarà l’ultima apparizione di Piscopo nelle vesti di portavoce in pista della nazione italiana. D’ora in poi, largo spazio a coloro che hanno in serbo vere potenzialità per osare, perchè sappiamo bene che la fortuna aiuta gli audaci, non il contrario!

Stefano Chinappi

A1 Gp – Chengdu – Feature Race:

1 – Portogallo – Filipe Albuquerque – 51 – 1:11′23.179 –
2 – Irlanda – Adam Carroll – 51 – 1:11′23.750 – 0.571
3 – Gran Bretagna – Danny Watts – 51 – 1:11′27.981 – 4.802
4 – Svizzera – Neel Jani – 51 – 1:11′30.336 – 7.157
5 – Malesia – Fairuz Fauzy – 51 – 1:11′36.481 – 13.302
6 – Australia – John Martin – 51 – 1:11′38.723 – 15.544
7 – Monaco – Clivio Piccione – 51 – 1:11′39.415 – 16.236
8 – USA – Marco Andretti – 51 – 1:11′39.869 – 16.690
9 – Sudafrica – Adrian Zaugg – 51 – 1:11′41.209 – 18.030
10 – India – Narain Karthikeyan – 51 – 1:11′41.938 – 18.759
11 – Nuova Zelanda – Chris van der Drift – 51 – 1:11′42.854 – 19.675
12 – Cina – Ho – Pin Tung – 51 – 1:11′43.305 – 20.126
13 – Libano – Daniel Morad – 51 – 1:11′45.759 – 22.580
14 – Indonesia – Satrio Hermanto – 51 – 1:11′54.464 – 31.285
15 – Messico – David Garza – 50 – – 1 giro
16 – Olanda – Robert Doornbos – 50 – – 1 giro
17 – Corea – Jin-Woo Hwang – 50 – – 1 giro

Ritirati
18 – Francia – Nicolas Prost – 0 – – 51 giri
19 – Italia – Edoardo Piscopo – 0 – – 51 giri
20 – Brasile – Felipe Guimarães – 0 – – 51 giri

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