E’ risaputo che i confronti tra piloti sono sempre difficili: troppi i fattori in campo ad influenzare il giudizio. A maggior ragione se si mettono a paragone piloti di epoche diverse. Ma per Marcus Gronholm, finlandese due volte campione del mondo, non ci sono dubbi: e’ Loeb il miglior pilota di tutti i tempi.
Anche se si tratta di un parere strettamente personale, è ovviamente da tenere in buona considerazione. Il pilota di Kauniainen, infatti, può vantare un curriculum di tutto rispetto: se si considerano i suoi diciannove anni di attività nel campionato del mondo, e tutti i grandi risultati che ha ottenuto – che lo pongono come uno dei più vincenti piloti di questa disciplina – è facile dedurre che in materia è un intenditore.
“E’ il miglior pilota di sempre, è evidente” ha detto Marcus ai microfoni di wrc.com. “Basta guardare i risultati ed i record. Ho gareggiato con molti altri piloti del passato, ma lui è senza dubbio il più veloce. Non c’è mai stato un pilota veloce e costante come lui. Makinen era forte in alcuni rally, ma aveva spesso incidenti. McRae poteva andare bene in una stagione, e poi andare male nelle tre seguenti. Burns era anche molto veloce, ma non al livello di Sebastièn. Anche Sainz e Kankkunen erano grandi piloti, ma per me è semplicemente Loeb, il migliore.
La mentalità vincente dell’alsaziano e la sua grande confidenza con la C4: questi gli ingredienti di una stagione trionfale che ha portato l’alfiere della Citroen al quinto titolo successivo.
“Non ha mai un problema con la vettura, corre sempre come un orologio. Questo lo rende molto sicuro di sè, e sa di poter battere i suoi avversari a meno di imprevisti. La sua fiducia nelle proprie capacità è così grande che può dire: ‘Ok, vado e vinco’”.
Tra Gronholm e Loeb ricordiamo grandi sfide che hanno animato le ultime stagioni. Come dimenticare il 2006, in cui il francese si infortunò e fu costretto a rinunciare alle ultime gare; il suo avversario non riuscì ad approfittarne, e Seb festeggiò il terzo titolo stando sul divano di casa! L’anno successivo fu ancor più equilibrato: basti pensare al rally di Nuova Zelanda, nel quale Gronholm risultò vincitore per soli tre decimi di secondo, su una distanza di gara superiore alle tre ore. A fine anno la spuntò di nuovo Loeb, grazie anche all’errore del finlandese nel rally irlandese: affrontò troppo velocemente una curva a sinistra molto scivolosa…
Gli appassionati della disciplina difficilmente potranno riassaporare sfide del genere, ma forse un confronto in “pista” tra i due lo si riavrà tra non molto: si parla di una possibile partecipazione del ex pilota Ford al rally di Norvegia. “Perché no?Basterà riprendere un po’ di feeling con l’auto, e ci sarà da divertirsi”.
Marco Picerno
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