Masanori Sekiya, attuale presidente del Toyota Young Driver Programme (TDP), ammette la sorpresa per la vittoria di Keisuke Kunimoto dopo una stagione in formula 3 non del tutto all’altezza. In accordo con il team TOM’S elogia l’eccellente prestazione del giovane giapponese durante il fine settimana di Macau, e si pronuncia in maniera positiva nei riguardi di una possibile partecipazione di Kunimoto al progetto Toyota, sui passi dei connazionali Kazuki Nakajima e Kamui Kobayashi.
Sekiya ammette che prima della gara di Macau non avrebbe detto che il giovane giapponese sia all’altezza rispetto ai connazionali Kazuki e Kamui, ma la vittoria è stata un’opportunità probante delle sue capacità. L’obiettivo è quello di dargli la possibilità di competere anche contro di loro e gareggiare per Toyota. ”Abbiamo visto davvero qualcosa di particolare in lui questo fine settimana”, ammette, anche se sottolinea la mancanza di esperienza dal momento che il ragazzo si trova solo alla sua terza stagione di corse. Elemento chiave per farlo cresce nella competizione potrebbe essere la consapevolezza di aver battuto il compagno di squadra Carlo Van Dam. “A livello di velocità, direi che sono sullo stesso piano lui e Carlo ma a livello di esperienza non avrei pensato che avrebbe potuto batterlo, invece questa vittoria ha svelato una sorta di talento nascosto”.
“Considerata questa prestazione, ora il paragone con Carlo non è lontano del tutto anche se Keisuke ha bisogno di ancora un po’ di pratica e noi in TOM’S puntiamo a mettere a disposizione tutta la nostra esperienza per metterlo in condizione di vincere” afferma l’ingegnere della TOM’S racing, Kenji Yamada.
I progetti per il prossimo anno non sono ancora decisi, ma Sekiya afferma di non voler rischiare di forzare la mano per un futuro test in Formula 1 con Toyota:“Spetta a Toyota decidere, saranno loro a valutare Keisuke e decidere se dargli una possibilità.”
Esiste forse a questo punto la possibilità concreta che il Toyota Driver’s Programme possa riaprire le porte ai giovani piloti, ovviamente nipponici.
E.M.
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