Il Team Manager della scuderia francese targata Renault, Flavio Briatore, si è ditto convinto che il suo team sarà molto competitivo la prossima stagione. La squadra sta cercando di affidare alle mani di Fernando Alonso una vettura competitiva, come già successo nel bienni 05-06 quando Alonso è riusciuto a conquistare i suoi titoli iridati.
Già in questo finale di stagione la Renault ha fatto buoni progressi, facendo registrare prestazioni molto più consistenti rispetto a inizio stagione.
Briatore confida ad Autosprint le sue speranze: “ Abbiamo i requisiti che dobbiamo avere, abbiamo fatto progressi, e ogni miglioramento che ricercheremo sarà implementato immediatamente sulla vettura. Siamo tornati indietro fino alla situazione prima del 2006. La linea tra la buona e la cattiva strana è veramente sottile in F1. Dovevamo cambiare molto, assumere nuove persone, più giovani e più vogliosi di vincere. Questo è il segreto: prima bisogna capire dove si sbaglia, e solo allora si può iniziare a lavorare. D’altra parte, abbiamo progettato la macchina senza delle solidi basi. Lo scorso anno abbiamo perso 5 mesi prima di capire dove fosse il problema. Ma adesso siamo pronti.”
La scuderia francese sembra aver trovato nuovo smalto da quando Fernando Alonso è rientrato nel team e sembra esserci di nuovo una concreta stabilità e tranquillità portata dalle ottime prestazioni di fine stagione. Briatore si è detto molto contento del rinnovo con Fernando che sente quasi quotidianamente.
Infine Briatore si è detto favorevole alla decisione di livellare le prestazioni di tutti i motori: “Non si possono congelare i motori per 5 anni se qualcuno è molto indietro con le prestazioni. Quando abbiamo saputo della decisione della FIA, abbiamo ridotto il personali di 80-90 persone. Non pensavo che gli altri facessero la stessa cosa. Tuttavia è stato un errore, e un altro è stato permettere alcuni miglioramenti sull’iniezione da parte della FIA. Questo è andato completamente contro lo spirito del regolamento che avrebbe dovuto congelare le prestazioni per 5 anni.”
Nicolò Papi
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