Ottenere un posto in Toro Rosso per il prossimo anno rappresenta per Takuma Sato la realizzazione del proprio sogno di ritornare in Formula 1, dopo la breve esperienza in Super Aguri durata i primi GP del 2008.
I contendenti per il sedile, oltre al giapponese, sono Sebastien Bourdais, pilota della squadra italiana nel 2008 e Sebastien Buemi, giovane pupillo maturato in GP2.
Il giapponese si è dimostrato più veloce di entrambi in tutte e due le giornate di prove e perciò la possibilità che possa concludere un accordo con il team di Faenza è concreta.
“Dopo la breve e deludente parentesi in Super Aguri, fallita miseramente dopo poche gare dall’inizio di questa stagione, finalmente ho nuovamente serie possibilità di guidare una monoposto di F1, oltretutto una delle più competitive ” ha affermato Takuma Sato.
“Con questo ambiente e questa atmosfera gioiosa correre con la Toro Rosso sarebbe la realizzazione di un sogno.”
“Mi sono divertito parecchio alla guida di questa vettura e mi è piaciuto molto lavorare in questo ambiente.”
“E’ stato un grande piacere lavorare con tutti quegli ingegneri che avevo già incontrato a Settembre nei test a Jerez. Ma in quell’occasione ho girato poco a causa della pioggia. Fortunatamente ho avuto la possibilità di testare la Toro Rosso per un’altra giornata e mezzo ed è stato veramente piacevole.”
Per quanto riguarda la possibilità concreta che la Toro Rosso punti su un pilota in grado di assicurargli un ingente budget proveniente dagli sponsor, Sato sarebbe entusiasta di fornire al team un proprio sponsor personale.
“Mi farebbe piacere portare al team uno dei miei sponsor perché ciò permetterà maggiori sviluppi. Sia ben chiaro che però non è mia intenzione “comprarmi” il sedile in Toro Rosso.”
Nonostante gli ottimi risultati conseguiti in queste giornate di test, Sato non si sbilancia.
“Non saprei proprio chi scegliere tra noi tre. Siamo tutti molto competitivi. Io ho cercato di fare tutto quello che era nelle mie capacità, ma la decisione finale spetta esclusivamente al team. Non mi resta altro che aspettare.”
Francesco Parrotta
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