L’ambiente del WRC sta attraversando un periodo particolare, probabilmente di transizione, e tante sono le novità che caratterizzeranno le prossime stagioni. Una delle argomentazioni su cui si basa questa sorta di rivoluzione è la riduzione dei costi; il campionato del mondo di Rally sta ormai diventando insostenibile per diverse case che vi sono impegnate attivamente, e per questo i piani alti della FIA sono ultimamente in fermento.
Una delle idee che maggiormente convince Max Mosley, presidente della federazione, è quella di imporre l’uso di auto di classe S2000 o di Gruppo N al posto delle WRC, auto ormai così sofisticate da risultare una sciagura per l’economia delle case costruttrici. Il passaggio a questi altri tipi di vetture da corsa renderebbe sicuramente più abbordabile la partecipazione ad una stagione intera per le scuderie meno abbienti – o, generalmente, meno disposte ad investire nei Rally -. Non tutti però sembrano essere d’accordo con queste innovazioni.
Innanzitutto i team leader del WRC, che sarebbero disposti ad optare per un compromesso: l’uso di auto S2000 con l’introduzione di elementi come motori turbo ed ale posteriori. Ma quest’idea non convince pienamente la FIA, preoccupata dalla complessità di tali progetti, che, oltretutto, non porterebbero ad una riduzione dei costi. E in merito a tali cambiamenti si è espresso anche Sebastièn Loeb, cinque volte campione del mondo:
“Non so bene quali saranno le novità per il futuro, ho sentito diverse voci sulle decisioni che la FIA ha preso per le prossime stagioni. Se dovessimo avere veramente vetture S2000 o di Gruppo N, tutto sarebbe meno interessante”.
“Non importa che le auto siano un po’ più pesanti o adottino meno tecnologie” ha proseguito il francese, riferendosi all’idea di vetture di classe inferiore modificate, “Anzi, sarebbe più divertente, anche per gli spettatori”.
Il parere del pilota che domina lo scenario mondiale rallystico da ormai diversi anni probabilmente verrà preso in considerazione. Se non altro se si riflette sul fatto che Loeb non ha mai disdegnato esperienze motoristiche che fossero al di fuori dei Rally: Formula 1 e Le Mans potrebbero essere già sotto il mirino del pilota Citroen, e forse non solo loro. A breve dunque vedremo quanto queste affermazioni influiranno sui progetti della FIA.
Marco Picerno
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