Spazza via la concorrenza con il suo talento speciale, da numero uno della serie. E’ Neel Jani a trionfare nella Sprint Race dell’appuntamento malese, regalando il primo successo stagionale alla Svizzera. L’elvetico, partito dalla pole, è riuscito a mantenere la leadership senza troppi patemi, portando sotto la bandiera scacchi una monoposto altamente competitiva e pronta a sbaragliare nuovamente la concorrenza nella seconda gara, la Feature. Secondo piazzamento, dunque primo degli umani, Loic Duval; il francese ha sopravanzato la Nzl con uno scatenato Bamber alla guida, niente a che vedere con la scialba prestazione offerta da Van der Drift nell’evento precedente. Pista vera, ampi spazi per sorpassare e fare la differenza, e allora si è ripetuta la sfida tra Portogallo e Irlanda, il risultato però è sempre lo stesso con Albuqerque che riesce a chiudere un Carroll in forte tensione in vista della Feature Race nella quale partirà in pole.
Cronaca della Gara:
La partenza di Jani è superlativa tant’è che gli altri si accontentano di seguirlo lungo la chicane che porta il gruppo nella parte centrale del tracciato, un mix di curve veloci e tecniche. Ma a rendere le cose difficili è Marco Andretti, il quale coinvolge anche il Brasile e l’India al ritiro immediato nei pressi della prima curva del primo giro. Safety Car, momenti di apparente calma prima della tempesta, dunque si parte con Watts sfortuna protagonista di un problema al cambio, mentre Jani schizza via senza problemi, regalando le briciole e qualche bloccatina alla concorrenza. Ma il caldo si fa sentire, soprattutto nelle retrovie dove Garza da ottavo passa decimo, regalando un posto più autorevole a punti a Zaugg e Bleekemolen. Il Messico soffre, intanto il Sud Africa, ovviamente con lo stesso Zaugg, gioca col fuoco contro la Nazione ospitante, Malesia; Fauzy, si sa, è un calcolatore nato ed anche in quel momento stava gestendo la situazione in maniera impeccabile, ma fare i conti con un Zaugg, famoso per contatti al limite, è praticamente impossibile. Lo scontro c’è, uscita di scena per entrambi con conseguente perdita della leadership nella generale per i malesi. Tornando nelle posizioni di rilievo, a comandare è sempre Jani mentre Piscopo segue il gruppetto dalla quinta piazza.
Pit stop in arrivo e lo spettacolo di certo non finisce qui, soprattutto quando a creare il panico è Loic Duval, reduce da una sosta alquanto lenta, si infila nella corsia side by side con il neozelandese Bamber. Emozionante duello che durerà poco perchè la Francia tornerà davanti agli All Blacks, come sempre protagonisti nella prima fase di stagione. C’è chi guadagna posizioni ma anche chi le perde, perciò a pagare le spese di questo insolito pit stop nella Sprint Race non può che essere il nostro Piscopo, il quale da quinto si ritrova settimo, fino al traguardo.
Lo spettacolo finisce con lo sventolare della bandiera a scacchi da parte del direttore di gara, che sancisce il definitivo successo di uno splendido Jani, tornato quell’animale da corsa che vinse il titolo mondiale l’anno precedente. Per quanto riguarda i nostri colori, il risultato è decisamente buono poichè siamo riusciti a portare per la seconda volta quest’anno dei punti importanti, da non sottovalutare.
Stefano Chinappi
A1 Gp – Sepang – Sprint Race:
1 – Svizzera – Neel Jani – 11 giri 22’41″567
2 – Francia – Loic Duval – 9″912
3 – Nuova Zelanda – Earl Bamber – 11″813
4 – Portogallo – Filipe Albuquerque – 12″453
5 – Irlanda – Adam Carroll – 13″205
6 – Olanda – Jeroen Bleekemolen – 15″399
7 – Italia – Edoardo Piscopo – 19″947
8 – Australia – John Martin – 21″437
9 – Sud Africa – Adrian Zaugg – 27″674
10 – Cina – Ho Pin Tung – 29″492
11 – Libano – Daniel Morad – 32″049
12 – Monaco – Clivio Piccione – 32″406
13 – Indonesia – Satrio Hermanto – 38″959
14 – Messico – David Garza – 55″055
Giro più veloce: Neel Jani 1’48″550
Ritirati
0 giri – Brasile – Felipe Guimaraes
0 giri – India – Narain Karthikeyan
0 giri – Stati Uniti – Marco Andretti
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Una buona prestazione per il Team Italia, anche se non sono affatto contento di giudicare una settima posizione come “buona prestazione”, ci vuole una squadra che accampi meno scuse (mi sembra che Ghinzani non stia facendo un gran lavoro in 4 anni di miltanza in A1) e soprattutto un pilota con più esperienza in modo che a Piscopo (se proprio lo vuole tenere in squadra) gli facciano fare i rookie test o perlomeno fargli fare qualche gara per maturare, lasciando però la maggio parte delle corse ad un pilota veloce come Pantano, Rigon, Toccacelo, ecc.
hai ragione, però per come siamo messi va bene migliorarci gradualmente. Per quanto riguarda i piloti…il futuro è dalla nostra parte.
Rigon o Bruni sarebbero il massimo…
In A1 GP c’è la regola che dopo 7 partecipazioni non puoi più partecipare ai rookie test, perchè il pilota viene considerato un “esperto”. Quindi Piscopo non potrebbe più partecipare alle sessioni riservate ai rookie.
Beh, Stefano, migliorarci gradualmente va bene, ma fino a 2 anni fa con Toccacelo abbiamo avuto una vittoria e diversi podii, forse hanno fatto il passo più lungo della gamba, in fondo Piscopo oltre alla F3 non è mai andato…