Si conclude nel segno di Kamui Kobayashi la prima gara in Dubai della Grand Prix 2 Asia Series, teatro del terzo appuntamento stagionale dopo la tappa di apertura in Cina ad ottobre.
Allo spegnersi dei semafori Kobayashi scatta bene dalla pole position tenendo agevolmente dietro Sakon Yamamoto, che perde però posizioni alla prima curva sul pilota Durango Davide Valsecchi, che si porta in seconda piazza con una traiettoria interna alla prima curva. Scende in classifica anche Vitaly Petrov, mentre Roldan Rodriguez è terzo. Testacoda al secondo passaggio per Yamamoto, che precipita al diciassettesimo posto.
Sul traguardo della seconda tornata passano Kobayashi, Valsecchi, Rodriguez, Petrov, Giedo Van der Garde e Sergio Perez. Al terzo giro esce di pista Andreas Zuber dopo un contatto con Hamad Al Fardan. Procede lentamente Alex Yoong nel quarto passaggio, mentre nel corso della sesta tornata Yamamoto recupera una posizione grazie ad un errore in frenata di Alberto Valerio.
In vetta alla gara intanto restano invariate le posizioni, ma Kobayashi ha già accumulato un vantaggio di 2″3 su Valsecchi, mentre Petrov e Van der Garde sono tra loro in lotta per il più basso gradino del podio.
Primo pit stop all’ottava tornata per Pastor Maldonado; rientra in pit lane anche James Jakes per un Drive Through inflittogli per un taglio di pista che lo avrebbe avvantaggiato secondo la direzione gara.
Al nono passaggio Kobayashi precede Valsecchi, Rodriguez, Petrov, Van der Garde, Yelmer Buurman, Diego Nunes e Sakon Yamamoto. Il brasiliano al termine del giro rientra ai box, imitato anche dal connazionale Luiz Razia, mentre Buurman con la nuova monoposto del team Ocean si ferma alla tornata successiva.
All’undicesimo giro Javier Villa e Ranger Van der Zarde sono in lotta per la diciannovesima posizione in uscita dal pit stop. Davanti intanto Kobayashi ha accumulato un vantaggio di 8″4 su Valesecchi, che è incalzato da Rodriguez e Petrov. Grazie al gioco dei pit stop Michael Dalle Stelle, esordiente del team Durango in questo appuntamento dell GP2, occupa un’onorevole ottava piazza alle spalle del connazionale Giacomo Ricci.
Soprasso ai box di Rodriguez su Valesecchi, che rifornendo con un giro di differenza, quattordicesimo per il lombardo, quindicesimo per lo spagnolo, si porta all’inseguimento di Kobayashi e Petrov. Simultaneamente si ritira Chris Van der Drift per problemi tecnici, abbandonando stizzito la sua Trident in corsia box.
Al sedicesimo giro la chiave di svolta di questa gara: il team Dams chiama ai box Kobayashi sostituendogli i pneumatici di sinistra, quelli in appoggio su questa pista, mentre tutti gli altri suoi avversari hanno cambiato le gomme posteriori. Intanto in pista Maldonado supera Dalle Stelle alla prima staccata che nel primo settore perde ben cinque posizioni.
Brutto incidente tra Nunes e Buurman, con il pilota brasiliano che, ingannato dalla frenata dell’olandese, tamponandolo si ribalta finendo nella via di fuga. Con la vettura rovesciata Diego esce incolume dalla monoposto, venendo subito sottoposto ai necessari controlli medici.
Vitaly Petrov entra ai box al diciassettesimo giro, rientrando al termine della sosta davanti a Kobayashi, che perde così una posizione. In terza piazza Rodriguez, seguito da Valsecchi. Al giro 18 Kobayashi subisce il sorpasso da Rodriguez che gode di gomme più usate. Petrov è quindi solitario al comando davanti a Rodriguez, Kobayashi, Valsecchi, Van der Garde, Perez, Maldonado, Yamamoto ed Earl Bamber a chiudere la top ten.
Al ventunesimo giro, sfruttando il maggior grip delle sue gomme di sinistra più nuove, Kobayashi supera Rodriguez per il secondo posto all’interno, replicando la stessa manovra il giro successivo su Petrov, portandosi così nuovamente al comando della gara. Nel giro del sorpasso per la leadership, il ventiduesimo, Kamui segna anche il giro più veloce in 1’44″132.
Non solo il nipponico è in forma, ma anche il nostro Valescchi è decisamente a suo agio con i serbatoi scarichi e nel corso del ventiquattresimo giro supera Rodriguez con un attacco interno-esterno degno di un’antologia. Mentre Valesschi recupera anche su Petrov per la seconda piazza, si lotta per la pole position di gara 2, e Jerome D’Ambrosio, che sfrutta la stessa scelta strategica del compagno Kobayashi nel team Dams, supera yamamoto all’esterno per l’ottava posizione.
Valsecchi supera Petrov al ventinovesimo giro in evidente crisi di gomme, come dimostrano solo un giro dopo i sorpassi di Rodriguez e Van der Garde, retrocedendolo così dalla seconda alla quinta piazza. Testacoda molto coreogfarico di Villa che dopo un 360° riporta in pista la SuperNova.
Si ritira al trentunesimo giro Maldonado, lasciando così la pole per la seconda gara al compagno Yamamoto, che conclude ottavo dopo una buona rimonta seguita al testacosa iniziale. Vince dopo 34 tornate Kobayashi, ora leader di campionato con 22 punti, davanti a Valsecchi e Rodriguez a chiudere il podio. Completano la zona punti, per la prima volta Van der Garde, Petrov, Perez, D’Ambrosio e Yamamoto. Conclude decimo Razia, mentre Ricci è tredicesimo, seguito da Fabrizio Crestani. Ottimo l’esordio di Dalle Stelle, diciassettesimo, ma autore di una gara costante, accorta e senza errori.
Antonio Caruccio
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