Gli organizzatori della Indy Racing League hanno annunciato che le case motoristiche interessate ad entrare nelle vesti di fornitori di propulsori, a partire dal 2011, sono Honda, Porsche, Volkswagen, Fiat e Audi. Le cinque compagnie sono state scelte a seguito di una decurtazione, dal momento che ne erano in lizza almeno nove fin dall’inizio.
Ad ora, nessuno del quintetto ha fatto sapere di aver ufficializzato l’accordo e l’unica notizia certa è che le trattative con i vertici della IRL continueranno nei meetings previsti per i prossimi mesi.
L’accordo prevede di costruire unità motoristiche turbo dalle capacità di due litri cercando di venire incontro alle esigenze della limitazione dei costi , questione tanto cara in un momento cosi’ delicato per la salute dell’economia mondiale. E’ previsto anche un congelamento alla costruzione di nuovi propulsori per un arco di tempo di circa cinque anni.
Intanto Terry Angstadt si mostra fiducioso sul futuro del progetto – “Questo piano di riforma è necessario per dare una risposta positiva al mondo del motorsport e la Indycar vuole essere in prima linea per questa nuova era che si apre a favore dei contenimenti delle spese eccessive, ma ciò nonostante, allo stesso tempo, vuole mantenere un certo livello di qualità”.
Per la cronaca la casa nipponica Honda detiene tuttora il monopolio dopo l’abbandono della Chevrolet e della Toyota a fine 2005. Dallara è l’unico fornitore telaistico, la Firestone l’unica per gli pneumatici.
MN
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