Sul circuito di Losail in Gara 2 si ripete il copione scritto per la prima manche. Ben Spies si riconferma quindi dominatore assoluto del Qatar mentre Max Biaggi e l’Aprilia RVS4 si candidano al ruolo di antagonisti concreti verso chiunque riuscirà ad acciuffare la leadership del mondiale. La Ducati ed il suo pilota giapponese invece rappresentano la costanza. Anche in questa manche infatti, N. Haga ha beffato sul finale M. Biaggi. Andiamo con ordine però. Al via scatta prontamente Biaggi che fulmina Spies ed Haga; fanno altrettanto bene S. Byrne (Ducati) e T. Corser (BMW) che in soli due giri agguanta la quarta posizione. Contrariamente a quanto accaduto nella gara della mattina, Haga non perde tempo e si porta in prima posizione già al secondo passaggio. Il pilota giapponese in sella alla Ducati Xerox cerca di forzare ed il ritmo si abbassa sino al 1.59’. Spies, terzo, capisce che è necessario accelerare. Nei primi giri, almeno nelle posizioni di vertice c’è grande incertezza. Corser in sella alla sua BMW fatica nel mantenere la quarta posizione. T. Sykes (Yamaha) team mate di Spies insieme a R. Kyonari superano T. Corser che a sua volta è insidiato da S. Nakano con la seconda Aprilia.
Dopo aver superato Max Biaggi, Ben Spies allunga e raggiunge la Ducati di Haga. Siamo al sesto giro quando l’americano ritiene di poter lasciare la compagnia. Fine della storia!
Spies impone un ritmo veloce e terribilmente costante. Nessuno riesce a fare altrettanto. Per Biaggi ed Haga non rimane che cercare di conservare le posizioni rispetto a R. Kyonari e T. Sykes che nel frattempo hanno ricucito il gap.
L’adrenalina sale nuovamente alle stelle quando a due giri dalla fine Biaggi e Haga si scambiano le posizioni. Il romano sfrutta la scia della Ducati e passa Haga sul rettifilo. Il giapponese risponde a Biaggi a cinque curve dalla fine e non lascia spazio ad alcuna replica. M. Fabrizio nel frattempo è ko a causa di un problema al pneumatico posteriore e ad altri guai non ancora precisati.
Ecco la classifica di Gara 2:
1. 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 36’02.126 (161,241 kph)
2. 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1.274
3. 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 1.622
4. 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1.845
5. 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 5.117
6. 76 Neukirchner M. (GER) Suzuki GSX-R 1000 K9 9.512
7. 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 9.514
8. 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 12.621
9. 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 13.842
10. 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 13.884
11. 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 13.888
12. 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 14.913
13. 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 15.762
14. 55 Laconi R. (FRA) Ducati 1098R 15.920
15. 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 19.565
16. 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 21.759
17. 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 28.523
18. 31 Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 40.499
19. 24 Roberts B. (AUS) Ducati 1098R 43.761
20. 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 44.669
21. 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 48.955
22. 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R
Ritirato 44 Rolfo R. (ITA) Honda CBR1000RR
Ritirato 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R
Ritirato 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R
Ritirato 33 Hill T. (GBR) Honda CBR1000RR
Ritirato 86 Badovini A. (ITA) Kawasaki ZX 10R
Campionato mondiale piloti:
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