MELBOURNE (AUSTRALIA) 26.03.2009 Cominciamo bene. Anzi benissimo. A tre giorni dall’inizio del mondiale si comincia a delineare quello che, molto probabilmente, sarà lo stile del campionato.
Si, perché lo scorso anno la FIA si intromise tanto, troppo, nella lotta al titolo mondiale con decisioni e penalità inflitte secondo una logica diversa da quella dello sport. Quest’anno invece ha deciso che quel tanto non è proprio tanto, e quel troppo non è proprio troppo. In poche parole non esiste una certezza, anzi, quelle poche che esistevano sono state demolite, distrutte, come castelli di sabbia creati con tanta fatica e poi spazzati via da un onda violenta. L’onda violenta, in questo caso, è rappresentata dalla premiata ditta Mosley- Ecclestone, con il contorno della FOTA, così tanto per mettere un po’ di sale.
C’è una crepa, un abisso tra l’associazione dei team e il patron della F1. Primo perché questi rivendicano la revisione dei diritti tv, secondo perché chiedono una revisione complessiva dello sport. Bene i team propongono, poi mr. Ecclestone fa di testa sua. Da circo, nel vero senso della parola, sono state le ultime vicende. Si è partiti in quinta con la regola “Vince chi più vince” per poi mettere la retromarcia, con tanto di grattata per la breve frazione di tempo in cui è avvenuto il tempo, e dire, poi si vedrà.
RECLAMI Passano pochi giorni e la situazione non cambia, anzi peggiora. Prima le lamentele di Briatore, poi, in giornata, il richiamo ufficiale da parte di Ferrari, RedBull e Renault, come a dire, “Attenti a quei tre” , leggi Williams, Toyota e Brawn. Tali vetture vengono infatti reputate dai reclamanti “non consone al regolamento” per ragioni tecniche che porterebbero dei vantaggi alle prestazioni.
Ma la risposta della FIA non si è fatta attendere, tutto è regolare, tutto va bene, tutto funziona…ma il rischio della corte d’appello incombe su quello che sarà l’esito del gp.
Il risultato della vicenda comincia ad evidenziare le prime discrepanze all’interno della FOTA, perché tutti i team ne fanno parte, per la sana felicità di Ecclestone che non si trova contro tutti, ma contro una parte. In poche parole sarà un tutti contro tutti che certamente non farà bene a nessuno.
START Intanto la gara incombe, e la reputazione della Formula Uno è caduta in basso, talmente in basso che servirebbe un’ aspirapolvere per raccoglierla. I punti interrogativi son tanti, dalle nuove vetture al Kers, dalle nuove gomme al regolamento, ed è proprio questo quello che ci preoccupa. Vedremo se sarà una Formula Tribunale, o qualcos’altro. Per ora sembra che si sia optato per la prima scelta, poiché i reclami sono già in pole position. Vedremo come finirà, ma chi ben comincia è a metà dell’opera e qui, senza aver nemmeno cominciato sembra che l’opera sia già finita. Vergogna.
Valerio Lo Muzzo
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