Alla fine, l’odissea di Ryan Hunter-Reay si è conclusa. Un annuncio ufficiale è atteso questo fine settimana, ma ormai l’accordo è fatto: il 27enne pilota americano, vincitore a Watkins Glen nel 2008, correrà l’intera stagione 2009 con il Vision Racing, il team di cui è proprietario Tony George, fondatore della IRL, affiancando così Ed Carpenter. “Tutto è successo ieri. Stiamo ancora sistemando il contratto, ma la squadra sta già sistemando la mia macchina e fortunatamente potrò essere in Indycar anche quest’anno“, ha detto Hunter-Reay. “Non posso dirvi quanto sono grato dell’intervento di Tony intervenuta, come pure so che Terry Angstadt (presidente della divisione commerciale della Indycar)ha fatto un duro lavoro per aiutarmi e io apprezzo molto il suo impegno. L’intero dipartimento commerciale e di marketing ha lavorato senza tregua nel mettere sù una sponsorizzazione adeguata e io non potrò mai ringraziarli abbastanza. Sono molto grato. Questa sarà una grande opportunità per me.” Hunter-Reay era rimasto senza un sedile quando il Rahal Letterman Racing, il team per cui aveva corso nel 2008, aveva perso il suo sponsor principale, Ethanol. Un ruolo fondamentale ha svolto l’IZOD, azienda di abbigliamento sportivo che aveva firmato un accordo di sponsorizzazione personale con Hunter-Reay dopo la Indy 500 dell oscorso anno e con la Indycar per i prossimi tre anni. “IZOD mi ha supportato al 100% dal primo giorno. Sono molto contento di avere la possibilità di rappresentarli nella IndyCar questo anno“, ha aggiunto Hunter-Reay. dopo il test della scorsa settimana con l’HVM Racing, Hunter-Reay sembrava vicino ad un accordo con il team di Keith Wiggins. Ma c’erano contatti anche con Dale Coyne e con il Vision Racing. Nonostante l’accordo sia poi arrivato con il team di Tony George, Hunter-Reay ha reso ugualmente omaggio a Wiggins. “Keith ha lavorato davvero sodo, ha pagato il test di tasca propria, ma sarebbe stata una vera sfida per lui cercare di schierare due auto tutto l’anno. Ma sarò comunque sempre grato per il sostegno e l’interesse che ha dimostrato nei miei confronti.”
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