Mamma Mia! Vale la pena dirlo, col permesso degli Abba ovviamente. Imprevedibilità si chiedeva e imprevedibilità è stata.
Se il tutto fosse un film, sicuramente Button e Vettel sarebbero gli attori principali, Brawn e Newey gli special guest, Bernie Ecclestone il regista.
Non è un film ma siamo lì. Primo perché una certezza non c’è, se non il diffusore dei miracoli, e forse nemmeno quello.
Ci ha infatti pensato RedBull a far capire come si può vincere con un grande progetto. Secondo perché questo 2009 dà un grosso segnale a tutti quei team che vorrebbero affacciarsi in F1. Le nuove regole, i tagli, e tutte le novità di questa stagione hanno infatti permesso a team come Williams, Brawn, RedBull e Toro Rosso di poter competere contro lo strapotere dei costruttori e della McLaren, unico team vincente tra i garagisti negli ultimi anni.
Questa stagione funge quindi da spot, per dare un segnale di accesso, una possibilità ai futuri ricconi come Mateschitz che, pur non capendo un H di meccanica, avranno soldi e tempo da investire in questo sport. D’altronde 500 milioni di euro per mettere su astronavi dalle super prestazioni erano veramente troppi, poi capiamo perché Honda si ritira…
Quindi un plauso a tutta la regia, all’idea, alla genialata, perché quando i fondi son limitati le invenzioni sono fondamentali, chiedere a Newey per chiarimenti.
DIFFUSORI Una parentesi a parte merita il diffusore “double-decker”. La tanto discussa invenzione era già stata intuita dagli ingegneri della Renault e da quelli della McLaren. Sta di fatto che la FIA ritenne irregolari tali progetti, salvo poi fare dietro front nel vedere che gente come Brawn, Toyota e Williams era tornata alla ribalta. Per diretta conseguenza Renault e McLaren hanno portato i loro diffusori con un effetto simile in Cina, ed i risultati si son visti. Per il ciclo “due pesi e due misure”.
BRAWN Un pensiero maligno però passa per la testa, e riguarda quel volpone di Brawn. Dopo l’addio della Honda, Ross non ha mai messo in dubbio la presenza per questa stagione delle vetture sviluppate per tutto il 2008, continuando a lavorare fino all’ultimo. Sta di fatto che soltanto venti giorni prima dello start Brawn annuncia ufficialmente di aver rilevato il team Honda con tutte le strutture, cogliendo di sorpresa tutti gli avversari. Sì, perché la vettura sviluppata ampiamente in un anno vantava quel diffusore ed un pacchetto aerodinamico favoloso che andavano nascosti alla concorrenza. Le prestazioni sono da favola, al punto che le vetture a detta degli avversari correvano sotto peso, e son caduti nella trappola di Brawn. L’effetto sorpresa ha infatti pagato, il suo team è in cima alle classifiche e prima che gli avversari si adeguino c’è il tempo per guadagnare un vantaggio da poter eventualmente gestire fino a fine anno.
FERRARI Sulla Ferrari c’è poco da dire. Il Kers, sviluppato per un anno, è inaffidabile, seppur utile, e la vettura non sembra molto efficiente. Le parole di Domenicali dopo il gran premio cinese non sanno di resa ma quasi. Se gli aggiornamenti che la casa di Maranello porterà a Barcellona non riescono a diminuire sensibilmente il gap tecnico dai rivali, allora la Ferrari penserà già da ora a preparare la vettura per il 2010, anche perché se dalla prossima stagione ci sarà un budget da gestire, allora le cose cambieranno, eppure tanto. Darsi alla resa, adesso, sembra fin troppo facile.
Valerio Lo Muzzo
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