E’ stata presentata la vettura con cui Davey Hamilton tenterà di qualificarsi alla nuova edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Il pilota, quarantasei anni, è stato impegnato regolarmente nella serie IRL ininterrottamente dal 1996 al 2001, anno in cui fu coinvolto nell’ incidente che gli causò diverse fratture agli arti inferiori. La conseguenza dell’accaduto significò la fine della sua carriera a tempo pieno. Rimasto protagonista nella serie in qualità di commentatore tv e pilota della vettura promozionale biposto , è tornato alle corse grazie all’apporto di Kingdom Racing e Vision nelle ultime edizioni della 500 Miglia. Ora la nuova avventura con Dreyer&Reinbold.
“Conoscevo di persona Buhl e Reinbold sin da quando ho iniziato la mia carriera agonistica nella serie. Sono felice di poter dare il mio apporto a questa piccola scuderia che ormai da anni calca le scene della IRL. Siamo stati molto vicini dal concludere un accordo negli anni passati, l’occasione buona però è arrivata da poco. Di fatti lavorerò in coppia con Larry Curry, il mio ingegnere di pista che era con me in Vision” – le parole del pilota.
Hamilton è il terzo pilota che sarà al via con Dreyer&Reinbold in questa 93esima edizione della 500 Miglia. Mike Conway ha un accordo con la scuderia per correre una intera stagione, John Andretti sarà al via grazie ad una collaborazione con il team Richard Petty, mentre Darren Manning, il pilota che ha corso i primi due appuntamenti stagionali, non è stato ancora annunciato .
La vettura concessa in dotazione ad Hamilton è la Dallara-Honda n°44 e reca i loghi della Kingdom Racing. Si tratta di un’ associazione di stampo fidestico-religioso orientata verso la dottrina ecumenica “evangelista”. Impegnata dunque nel campo del sociale e della fede, lo scopo dell’ente è quello di creare una valida piattaforma per avvicinarsi allo spirito dei fedeli attraverso un’attività di grande coinvolgimento di massa come lo sport motoristico. Come tiene a precisare il fondatore George Del Canto – “Kingdom Racing si prefigge lo scopo di vincere per “la gloria di Dio”. Grazie alla collaborazione con Dreyer&Reinbold, Davey Hamilton e Hewlett Packard, disporremmo di un valido supporto su cui costruire la nostra credibilità ed avvicinarci ai cuori delle persone”.
Lo scopo della scuderia è riuscire a creare un team che disputi la stagione a tempo pieno. Grazie all’apporto di alcuni ministri nazionali di fede cristiana, l’ente ha raggiunto il numero di un milione di militanti, pronti ad abbracciare la dottrina ed i dettami di questa particolare chiesa evangelica.
MN
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