Il “Fast Friday” arride al team di Roger Penske. Ryan Briscoe e Helio Castroneves sono stati i più veloci nell’ultima giornata precedente il Pole Day. L’australiano ha fatto segnare il tempo di 39.8263 alla media di 363,604 km, e il compagno di squadra è stato il solo altro pilota a scendere sotto i 40 secondi. “L’anno scorso eravamo in una situazione diversa, non ci sentivamo in grado di lottare per la pole, sentivamo che non avevamo abbastanza velocità“, ha detto il presidente di Penske Racing Tim Cindric. “Credo che sia importante essere coscienti delle proprie capacità“, ha aggiunto lo stesso Roger Penske. “Abbiamo visto cosa siamo in grado di fare in questi giorni. Poi c’è da valutare il tempo. E poi c’è anche da considerare il fatto che siamo qui per la corsa. Sappiamo dalle statistiche che qualificarsi nelle prime due o tre o quattro file significa avere le maggiori probabilità di vincere.” Buono anche il settimo tempo del terzo pilota del team, Will Power (40.0733).
A candidarsi per la pole ci sono anche i due piloti di Ganassi. Dario Franchitti ha fatto segnare il terzo tempo, pochi millesimi sopra i 40 secondi, e quarto è stato Scott Dixon. Più dietro i piloti dell’Andretti-Green Racing, guidati da Danica Patrick (40.0436 il suo tempo) quinta e Marco Andretti, sesto, mentre più in difficoltà è risultato essere Tony Kanaan, solo dodicesimo con la sua vettura, che nel finale è sceso in pista anche alla guida della vettura di Marco Andretti per effettuare delle comparazioni. Hideki Mutoh si è piazzato al nono posto. A completare la top ten ci sono Dan Wheldon, ottavo, e Alex Lloyd, grande sorpresa di giornata con la vettura schierata in partnership tra i team di Chip Ganassi e Sam Schmidt.
Due incidenti hanno segnato la giornata. Nel primo, Robert Doornbos ha pesantemente danneggiato la sua vettura sbattendo all’uscita della curva 2. “E’ stato soltanto un errore mio”, ha detto il pilota olandese. “Non c’era niente di sbagliato nella vettura, ho semplicemente commesso un errore io. Per fortuna siamo sono in grado di risolvere il problema in tempo per tornare forti domani.” Nel secondo, Scott Sharp ha perso il controllo della su vettura all’uscita della prima curva ed è andato a impattare contro il muro. “Stavamo compiendo dei giri di routine”, ha detto Sharp.”Era il secondo giro, piuttosto facile. Non so esattamente cosa sia successo, ma ho perso il controllo della macchina”. E’ un peccato, avevamo fatto un po’ di fatica per ottenere più velocità e non era davvero il caso che succedesse questo. Vedremo adesso cosa fare per recuperare.”
Tra i piloti ancora a piedi che cercano in extremis di trovare un sedile c’è il brasiliano Bruno Junqueira, 5 volte al via ad Indy, in pole nel 2002. “Quest’anno è un po’ diverso“, ha detto Junqueira. “Vorrei essere in macchina e lottare per la pole come ho fatto negli anni precedenti, ma questo anno invece sto cercando ancora di trovare una vettura per correre. Sto parlando con ogni singolo team nel paddock. Spero di poter ottenere qualcosa per la seconda settimana. Posso portare la mia esperienza qui. Alcuni team vogliono vedere qualificati i loro piloti nella prima settimana, e poi potrebbero pensare ad allestire una seconda auto. Sono Fiducioso che almeno tre squadre posso darmi una possiblità. C’è da aspettare e vedere“.
Per domani con ogni probabilità il meteo giocherà un ruolo determinante. “Mi ricordo che nel 2003 abbiamo avuto continue raffiche di vento, fino a 80 kmh, e c’erano molti problemi, specie nella curva 2“, ha detto Castroneves, due volte vincitore della Indy 500. “È necessario, quindi, analizzare attentamente quali sono le condizioni della pista, avere sotto controllo la situazione e procedere un passo alla volta. Ecco perché è così importante avere queste giornate di porva, si impara sempre qualcosa. La pista e le modifiche che devi eseguire, seguendo il tuo istinto e ciò che la pista ti dice di fare. Domani dovremo cercare di tirar fuori un po’ più di velocità delle auto. Ma non dobbiamo mai prendere inutili rischi.”
Domani sono in programma due ulteriori ore di prove mattutine, prima che il Pole Day scatti a mezzogiorno ora locale.
Tempi:
Pos Driver Team Time Gap
1. Ryan Briscoe Penske 39.8263s
2. Helio Castroneves Penske 39.9223s + 0.0960s
3. Dario Franchitti Ganassi 40.0029s + 0.1766s
4. Scott Dixon Ganassi 40.0317s + 0.2054s
5. Danica Patrick Andretti Green 40.0436s + 0.2173s
6. Marco Andretti Andretti Green 40.0492s + 0.2229s
7. Will Power Penske 40.0733s + 0.2470s
8. Dan Wheldon Panther 40.1146s + 0.2883s
9. Hideki Mutoh Andretti Green 40.1388s + 0.3125s
10. Alex Lloyd Schmidt/Ganassi 40.1393s + 0.3130s
11. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 40.1528s + 0.3265s
12. Tony Kanaan Andretti Green 40.1726s + 0.3463s
13. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 40.1867s + 0.3604s
14. Mario Moraes KV 40.2549s + 0.4286s
15. Vitor Meira Foyt 40.2573s + 0.4310s
16. Paul Tracy KV 40.2916s + 0.4653s
17. Raphael Matos Luczo Dragon 40.4203s + 0.5940s
18. Sarah Fisher Fisher 40.4596s + 0.6333s
19. John Andretti Petty/Dreyer & Reinbold 40.5262s + 0.6999s
20. Ed Carpenter Vision 40.5367s + 0.7104s
21. Davey Hamilton Dreyer & Reinbold 40.5440s + 0.7177s
22. Scott Sharp Panther 40.5882s + 0.7619s
23. Justin Wilson Coyne 40.5885s + 0.7622s
24. Alex Tagliani Conquest 40.6250s + 0.7987s
25. AJ Foyt IV Foyt 40.7525s + 0.9262s
26. EJ Viso HVM 40.7540s + 0.9277s
27. Ryan Hunter-Reay Vision 40.7949s + 0.9686s
28. Mike Conway Dreyer & Reinbold 40.8163s + 0.9900s
29. Nelson Philippe HVM 40.9376s + 1.1113s
30. Milka Duno Dreyer & Reinbold 40.9708s + 1.1445s
31. Stanton Barrett 3G 41.1506s + 1.3243s
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