“La F.1 sarebbe più povera senza la Ferrari, ma non possiamo lasciare che siano loro a dettar legge”. Queste le parole di Max Mosley in un’intervista rilasciata all’agenzia tedesca Dpa.
Il Presidente della FIA senza tanti giri di parole ha reso chiaro il suo pensiero, “La Formula 1 è un grande marchio e lo sono anche la Mercedes, la McLaren, la Williams. Ma fra tutti questi la Ferrari è la n.1, per la sua immagine e per il suo nome. Su questo non ho alcun dubbio, ma la F.1 potrebbe comunque sopravvivere, quando ci fu la terribile tragedia di Senna, la gente pensò, ‘Questa è la fine di tutto’, ma non è stato così. Si sono ritirati campioni come Alain Prost e Michael Schumacher. Sono nomi importanti, ma i campioni nello sport vanno e vengono. E lo sport va avanti” e ha ribadito, “Se si è convinti, e io sono convinto, che la F.1 non può sopravvivere con questo livello di spesa, bisogna intervenire e fare il massimo per convincere tutti i team a rimanere, in particolare scuderie storiche come la Ferrari. Ma alla fine non possiamo lasciare a loro il comando. I legali della Ferrari hanno detto in tribunale che i top team spendono fra i 400 e i 500 milioni di euro. Se i dati della Ferrari sono giusti, e io non ne dubito, significa che le case automobilistiche stanno investendo 300, 400 milioni di euro nei team di F.1. Secondo me è una situazione insostenibile. Non posso pensare che la BMW possa continuare a spendere tali cifre per la F.1, così come la Toyota. Stanno tagliando drasticamente i costi. Alcune aziende hanno smesso di servire il caffè durante le riunioni, come si può pensare che possano spendere queste cifre per la F.1?. Se avrò successo queste squadre saranno costrette a spendere solo 40 milioni di euro e le grandi case decideranno di restare nel Circus anche per ragioni di immagine e pubblicità. E io posso assicurare che se operiamo questo taglio ai costi, il pubblico che ci segue dal vivo e in televisione non noterà alcuna differenza. E non ci sarà alcun vantaggio o svantaggio per qualcuno, perché tutti i team saranno nella stessa posizione”.
Ieri intanto, la Williams è stata sospesa dalla FOTA per essersi iscritta al mondiale di F1 2010. L’iscrizione, avvenuta lunedì scorso, ha creato scalpore perchè è andata a spezzare l’equilibrio e la coesione tra i team che faticosamente era stata raggiunta, soprattutto contro le nuove regole imposte dalla FIA. Le motivazioni di questo dietro front le ha fornite il fondatore della scuderia inlgese Frank Williams al magazine Autosport,”La decisione della Fota, sebbene spiacevole, è comprensibile, tuttavia siamo un’azienda il cui unico commercio è la Formula 1 e abbiamo degli obblighi verso i nostri partner e i nostri impiegati. In più siamo obbligati legalmente nel quadro del nostro contratto con FOM e FIA a partecipare al campionato del mondo fino alla conclusione del 2012″.
Oltre alla Williams hanno presentato l’iscrizione due new entry, Campos Racing e USF1 e riguardo a questo Mosley ha aggiunto un’ultimo pensiero,”La Ferrari ha ironizzato su questi nomi. Ma dimentica che anche Enzo Ferrari nel 1948 partì dal nulla. Se si fermano i nuovi imprenditori, la F.1 morirà. Non possono esserci solo i soliti ‘vecchi team'”.
Insomma, il braccio di ferro tra FIA e FOTA sembra lontano da una risoluzione e domani scadrá il termine per l’iscrizione al prossimo campionato…
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