Il Motomondiale, ancora una volta, dopo il caos di Le Mans, ha vissuto un’altra giornata di confusione e pronostici impossibili. Prima cosa: è piovuto! Seconda cosa: spettacolo eccezionale sia nella classe 250 nella quale ha vinto un grande Mattia Pasini, e continui colpi di scena nella MotoGP. La massima categoria, infatti, dopo il gran premio di Francia ha vissuto un’altra wet race con il cambio moto a metà gara. Ciliegine sulla torta sono state la vittoria di Casey Stoner, la caduta di Jorge Lorenzo durante il Warm Up quando cercava di testare la tenuta delle sue gomme e il nuovo ko di Daniel Pedrosa.
Nella quarto di litro, in una gara disputata completamente su pista allagata, Marco Simoncelli è scattato come un fulmine chiudendo il primo giro davanti al gruppo degli inseguitori con tre secondi di vantaggio. Marco ha tenuto un ritmo impossibile per i primi cinque giri, poi, dopo aver costruito un vantaggio di oltre sette secondi, lentamente, ha ceduto al ritorno impressionante di Alvaro Bautista e Mattia Pasini. I due, prima in difficoltà, poi più sciolti sotto l’acqua, hanno ripreso il campione del mondo. In particolare è stato lo spagnolo Bautista ad ingaggiare un duello serrato col pilota italiano della Gilera. Bautista apparentemente più a suo agio su l’acqua non è riuscito a staccare Simoncelli che nel tentativo azzardato (così lo hanno giudicato i commissari a fine gara, infliggendo anche un’ammonizione al pilota) di passare l’avversario ha commesso un errore toccandolo ed accompagnandolo sull’erba a forte velocità. Mattia Pasini staccato di appena un 1,5 secondi ha tratto vantaggio dalla manovra ed ha chiuso il giro successivo con 4,5 secondi di vantaggio su Simoncelli e 9,0 su Bautista.
Partiva così la tremenda rimonta del campione del mondo in carica che raggiungeva Pasini all’ultimo giro e che dopo una serie di sorpassi esaltante non riusciva però ad agguantare la seconda piazza.
Ecco l’ordine di arrivo della classe 250:
Come anticipato, acqua anche per la gara della MotoGP. Asfalto bagnato sì, ma condizioni della pista in netto miglioramento. Così, al via, Lorenzo (fortunatamente integro dopo il volo nel giro di allineamento) perde numerose posizioni e Pedrosa, Capirossi, Stoner, Dovizioso e Rossi passano davanti. Nei primi giri ad “occhi chiusi” Dovizioso passa avanti incalzato da Stoner. Inizia la rimonta furiosa di Valentino Rossi che trascina dietro di sé un fantastico Marco Melandri (autore anche di alcuni giri veloci) e Jorge Lorenzo. I due piloti Yamaha insieme alla Kawasaki “fasulla” di Melandri rimontano il gruppo e si portano nelle prime tre posizioni. Melandri al tredicesimo giro riesce a passare anche Rossi quando però è arrivato il momento del cambio moto. Con la pista che lentamente si asciuga, infatti, è consigliabile ritornare alla gomme slick. Sorpresa: Valentino Rossi nonostante manchino solo dodici giri al termine monta le gomme dure al contrario della concorrenza. Temperatura mite ei pochi giri al termine infatti consigliano ben altro abbinamento. Al giro di rientro il più forte è Andrea Dovizioso che aveva provveduto al cambio moto qualche giro prima. Nonostante questo Casey Stoner e Loris Capirossi viaggiano con un altro passo. Raggiungono velocemente il pilota HRC e con la pista umida, volano! Al contrario, Valentino Rossi è in grossa difficoltà! Perde posizione rispetto ai piloti che aveva staccato agevolmente ed è costretto ad una andatura cauta perché la sua gomma anteriore non entra in temperatura. Quando finalmente riuscirà sarà troppo tardi. Lorenzo è nuovamente davanti ed il suo ritmo, benché migliore, non è sufficiente per cucire completamente il gap col compagno di squadra. In questa impressionante rimonta però, Lorenzo e Rossi recuperano senza successo su Stoner che vince, e superano Capirossi e Dovizioso.
Grande prestazione di Marco Melandri e ancora una nota dolce e amara in casa Ducati. La rossa vince ma è un disastro per gli altri piloti ed i suoi ex, Loris Capirossi e Marco Melandri dimostrano che in quanto a talento non sono secondi a nessuno, neanche a Casey Stoner! Sarà tempo di capire cosa non va su questa moto?
Ecco l’ordine di arrivo della MotoGP:
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