Eravamo lì con la calcolatrice in mano, pronti a fare i conti per capire chi poteva spuntarla, salvo poi capire che la calcolatrice non serviva più, visto l’eccezionale Button, vista l’ottima Brawn. Sì, ottima, non eccellente, perché Barrichello termina la sua gara anticipatamente per problemi al cambio. Il brasiliano però, ci mette ampiamente del suo partendo male, finendo peggio.
Sperava anche Sebastian Vettel di fare i conti con i secondi, ma di secondi il tedesco ne ha presi tanti, troppi. Troppi al punto da perdere la seconda piazza, non tanto per il passo, quanto perchè secondo era Mark Webber. Sperava anche la Ferrari già al venerdì, salvo poi arrancare il sabato ed arrendersi la domenica. Chi invece di speranza non ne ha covata nemmeno una è la McLaren, presente il venerdì, non pervenuta per i restanti giorni. Continuano a sperare, infine, tutti gli appassionati, viste le idee Mosleyane, viste le minacce e le incertezze. Tra queste incertezze, l’unica sicurezza sono questi voti, ovviamente “Da 0 a 10”.
VOTO 0 ALLA PAGLIACCIATA FIA-FOTA
Tra i paddock di Renault e Toyota le riunioni della FOTA si alternano come mezzi cicli lunari. Intanto Williams e Force India abbandonano l’associazione dei team certificando l’effettiva instabilità. Giorni chiave seguiranno, ma se gli addetti ai lavori ne capiscono poco figuriamoci cosa possono capirne gli appassionati. Sarà vera gloria? A breve l’ardua sentenza…
INDEGNA
VOTO 1 A RUBENS BARRICHELLO
Parte male, finisce peggio. Allo start la prima non ingrana e il brasiliano sprofonda in tredicesima posizione. Poi la testa lo abbandona come a certificare i suoi “Zero tituli” in carriera. Duella con Kovalainen, va in testa coda, duella con Hamilton, danneggia l’ala anteriore in un contatto con Sutil e, a fine gara, il cambio lo abbandona forse non potendone più del trattamento riservatogli. Button ringrazia.
INGUARDABILE
VOTO 2 A NELSINHO PIQUET
Se la fortuna è cieca, sicuramente non parla portoghese. Inoltre, la fortuna, ha voltato le spalle a Piquet jr. dopo che quel podio di Hockenheim lo incollò saldamente al sedile della Renault. In qualifica insabbia la vettura in Q1, in gara chiude sedicesimo davanti Sutil e Bourdais. Il momento più bello è rappresentato dal sorpasso su Hamilton, a fine gara però l’inglese termina davanti a lui. Perde, come sempre, il duello con Alonso, forse non solo perché a lui passano solo la…. Adesso si capisce perché in casa Renault arrivano strane telefonata “Sì Flavio? Sono Roiman Grojean…”
RACCOMANDATO
VOTO 3 ALLA MCLAREN
Dalla padella alla brace. Deludente è dir poco, visto l’ennesimo week-end a secco, vista l’effettiva non competitività della vettura, veramente indegna. In qualifica Hamilton non va oltre la Q1, Kovalainen oltre la Q2, mentre, in gara, l’inglese guida da campione che è, una vettura stracolma di benzina portandola al limite, vista la tattica ad una sosta. Chiudere dietro Heidfeld e Nakajima non è un granchè , per questo a Woking sembrano essersi presi una pausa, vista l’impossibilità di puntare al 2010 e vista la resa di quest’anno.
ASSENTE
VOTO 4 A KIMI RAIKKONEN
L’ottimismo di Montecarlo è sparito come il sorriso del finlandese. In qualifica conquista la sesta piazza, in gara si perde nei meandri turchi facendosi infilare da Alonso e Kubica al via, vagando per le retrovie dopo la prima sosta, e chiudendo nono dietro Kubica e Glock. Perde nettamente il duello con un Massa più motivato.
ABULICO
VOTO 5 A FELIPE MASSA
Poteva andar meglio, poteva andar peggio. Non limpido in qualifica, solo settimo, generoso e lottatore in gara. La F60 non lo asseconda e, dopo la prima sosta, la sesta piazza è bella e collaudata. Gira su tempi discreti, lontani anche dalla Toyota di Trulli, ma il brasiliano più di questo non poteva fare. Conquista tre punti in attesa di tempi migliori.
MASTINO
VOTO 6 A SEBASTIAN VETTEL
Fantastico in qualifica, suicida in gara. L’errore al primo giro manda a gambe all’aria la strategia a tre soste e le possibilità di vittoria. Il team gli impone comunque i tre pit, ma il buon Sebastian non è incisivo nella parte centrale e perde anche il secondo posto a favore di Webber. Morde il freno nel finale seppure il passo sia migliore rispetto al compagno, ma per il team va bene così. Per il ciclo “ Si può dare di più”.
CONDIZIONATO
VOTO 7 A ROBERT KUBICA
Finalmente i primi punti della stagione per il polacco. Con una Bmw abbastanza misteriosa Robert riesce a fare meglio di Raikkonen e Alonso, infilando il finnico al via e passando lo spagnolo al gioco delle soste. Vince il duello con il pupillo tedesco Heidfeld, ma vedremo se sarà solo un fuoco di paglia. Per il ciclo: “A volte ritornano”.
RESUSCITATO
VOTO 8 A NICO ROSBERG
E sono due. Due belle prestazioni consecutive. Dopo Monaco il tedesco si conferma chiudendo quinto e lottando per il quarto posto fino alla fine. Come sempre demolisce Nakajima sia in qualifica che in gara. Che stia cominciando ad essere costante? Forse l’aria del box McLaren comincia a fare effetto…
SORPRENDENTE
VOTO 9 A JARNO TRULLI
Il solito Jarno. Quando è in forma e la vettura va non c’è nessuno che lo possa tenere. Autore di un’ottima qualifica, quinto, si conferma in gara lottando fino alla fine con Rosberg per la conquista del quarto posto. Confrontando il risultato di Glock non ci sono paragoni che tengono. Sperando in una Toyota un po’ più costante, con un Jarno così si può solo far bene.
SUPERBO
VOTO 10 A JENSON BUTTON
La sua gara dura venti giri. Ringrazia Vettel per la gentile concessione, poi si piazza in prima posizione, abbatte la barriera spazio-temporale ed entra in una nuova dimensione, che per lui tanto nuova non è. Conquista la sesta vittoria su sette gare, eguaglia Clark e Schumacher e mette la freccia in vista di Silverstone, il gp di casa. Il mondiale è già ipotecato, di questo passo in estate sarà già campione.
LEPRE
Valerio Lo Muzzo
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