SILVERSTONE 21.06.2009 Non c’è stata storia. Matheschitz finanzia, Newey progetta, Vettel canta a squarcia gola l’inno tedesco assaporando l’idea di lanciarsi come un cannibale contro Button, ora che la vettura è completa, ora che la Brawn non sembra poi così superiore come in Turchia.
Ha impiegato venti giri il buon Sebastian per far capire al mondo cosa è in grado di fare. Venti secondi, uno per giro, e via verso una vittoria che riapre in mondiale, non tanto per il distacco dalla vetta, quanto per il potenziale che ha mostrato oggi la RedBull.
Barrichello non ci ha nemmeno provato, ha chiuso terzo, dietro Webber, anch’egli trascinato dal suo toro scatenato. Button, invece, che tanto sperava di vincere nella sua terra, ha dovuto far tesoro di un sesto posto abbastanza scadente per il mezzo che guida. Sì, perché Ferrari e Williams, rispettivamente quarta con Massa e quinta con Rosberg, non hanno il passo né le qualità della Brawn, ma hanno fatto meglio dell’inglese, opaco per tutto il week-end.
START L’altro Ferrarista, quello finnico, chiude ottavo seppur sia partito bene. Allo start Kimi si piazza in quinta posizione dietro Vettel, Barrichello, Webber e Nakajima, mentre Trulli sprofonda nelle retrovie, proprio come Button. Massa intanto conduce la sua gara all’insegna della tattica, sapendo che ha cinque giri in più rispetto gli avversari, mentre Hamilton, Alonso, Kubica, Piquet e Heidfeld danno spettacolo nelle retrovie. Appunto, nelle retrovie. Perché con i tempi che corrono non si pensa più a portare sviluppi, ma a creare un campionato alternativo alla F1. Ma questa è un’altra storia. Dopo le prime soste Nakajima abbandona ogni sogno di finire a punti, mentre Vettel rallenta vistosamente perché tra lui e il secondo c’è lo spazio di caffè e cornetto. In tutto questo Hamilton regala un momento di gioia verso la platea quando liquida Alonso al trentunesimo giro. Pochi giri dopo Kovalainen, unico pilota a tentare la monososta, viene centrato da Bourdais lanciato in un disperato tentativo di sorpasso.
MONDIALE La testa della corsa è definita: Vettel guida su Webber, Barrichello, Rosberg e Massa. Questo trio peraltro lotta per il podio. Dopo le seconde soste Massa sopravanza Rosberg, mentre Button balza davanti Raikkonen e Trulli. L’inglese adesso monta le gomme morbide mentre Rosberg e Massa sono con le dure. Segue un assalto alla quinta posizione lungo sei giri, ma per Jenson stavolta non c’è gloria. Quella è tutta per Vettel che domina, vince e comincia ad intravedere uno spiraglio per il titolo mondiale. D’altronde si sa, RedBull ti mette le ali.
Valerio Lo Muzzo
Le classifiche:
Piloti: Costruttori:
1. Button 64 1. Brawn GP-Mercedes 105
2. Barrichello 41 2. Red Bull-Renault 74.5
3. Vettel 39 3. Toyota 34.5
4. Webber 35.5 4. Ferrari 26
5. Trulli 21.5 5. Williams-Toyota 15.5
6. Massa 16 6. McLaren-Mercedes 13
7. Rosberg 15.5 7. Renault 11
8. Glock 13 8. BMW Sauber 8
9. Alonso 11 9. Toro Rosso-Ferrari 5
10. Raikkonen 10
11. Hamilton 9
12. Heidfeld 6
13. Kovalainen 4
14. Buemi 3
15. Kubica 2
16. Bourdais 2
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Bravo
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caro Brawn, la pacchia è finita !
Brawn in leggera flessione, ma non in crisi. Era Button ad aver problemi, Barrichello andava come al solito. Ottimo Vettel, bene Webber, ottimo anche Massa che ha fatto una super-gara. Male tutti gli altri.
Bravo bell’articolo soprattutto la fine XD