Tony George ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di direttore dell’Indianapolis Motor Speedway e della IndyCar Series a seguito di una riunione del consiglio di amministrazione della società Hulman George, proprietaria dello Speedway e del campionato. George rimarrà nel consiglio di amministrazione e continuerà a seguire il suo team Vision Racing nella IndyCar Series. Il suo posto come presidente e direttore esecutivo sarà preso da W Curtis Brighton, attuale vice presidente e consulente legale. All’inizio di questo mese era stata rilasciata una dichiarazione in cui si smentivano le voci di una esclusione di Goerge, riconoscendo però che gli era stato chiesto di elaborare un piano per la gestione delle aziende familiari “che gli consentisse di concentrarsi sulle attività che richiedono la sua massima attenzione”. Il presidente del consiglio della società, Mari Hulman George, ha detto che alla fine il fondatore della Indy Racing League ha deciso di farsi da parte. “Il nostro consiglio ha chiesto a Tony di strutturare l’esecutivo in modo da creare una maggiore efficienza nella nostra struttura aziendale e di concentrare gli sforzi sulla Indy Racing League“. “Lui ha deciso che, vista sia la recente reunion che il team di esperti che ormai gestisce l’Indianapolis Motor Speedway, era ormai giunto il momento di concentrarsi sulla sua squadra di proprietà, la Vision Racing, e sui suoi altri interessi commerciali e della sua famiglia. Tony rimarrà nel Consiglio di Amministrazione di tutte le nostre imprese, e continuerà a lavorare con l’intera organizzazione per promuovere gli interessi di tutte le nostre compagnie.” Mari Hulman George si è detta ottimista riguardo alla nuova direzione, vista la loro conclamata esperienza.
Dopo i dubbi sulla posizione di Tony George, i team della IndyCar hanno rilasciato una dichiarazione in cui esprimono il loro pieno sostegno a George, a fronte anche delle speculazioni secondo le quali le modifiche al vertice della compagnia possano compromettere il futuro del campionato e secondo cui fossero scontenti per la quantità di soldi spesi per la serie. Ma la Hulman George ha insistito sul fatto che la società rimarrà impegnata nella IndyCar Series. “Questi cambiamenti sottolineano l’impegno della nostra famiglia sul futuro e la crescita della Indy Racing League e dello sport delle corsa a ruote scoperte“, ha detto. “Riteniamo che la storia della nostra famiglia, con la gestione dell’Indianapolis Motor Speedway a partire dal 1945, il nostro investimento significativo nello Speedway e nella IRL, dimostra che da una parte abbiamo piena fiducia in tutte le nostre imprese e che dall’ altra abbiamo intenzione di crescere per il futuro.“
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