Terza vittoria stagionale in America Le Mans Series per il De Ferran Motorsports, che ha realizzato l’hat-trick sul tracciato corto di Lime Rock di Lakeville nel Connecticut. Dopo aver ottenuto la Pole Position con Simon Pagenaud il giorno prima, in gara l’accoppiata formata da Pagenaud e Gil De Ferran a bordo dell’Acura ARX-02 ha conquistato la vittoria assoluta in classe LM P1 ed il giro più veloce mettendo così in bacheca l’hat-trick.
L’inizio della gara è stato piuttosto convulso, infatti l’Acura ARX-o2 dell’Highcroft Racing di Brabham e Sharp ha sopravanzato l’Acura ARX-o2 del De Ferran Motorsport autrice della Pole, costringendo la direzione di corsa a neutralizzare la competizione per riproporre la corretta procedura di partenza poco dopo.
Al secondo e definitivo start, Gil De Ferran conduce in testa senza problemi mantenendo fede alle promesse della vigilia di vedere la sua vettura molto in forma con lui e Pagenaud alla guida, seguiti sempre come un ombra dal prototipo gemello dell’Highcroft Racing. Se per i prototipi di classe LM P1 le prime fase di gara sono state sostanzialmente prive di grossi colpi di scena, a dar spettacolo ci hanno pensato le vetture LM P2 con una bella lotta fra l’Acura ARX-01B di Fernandez e Diaz e la Lola Mazda B09 86 di Leitzinger e Franchitti. Non da meno sono stati i duelli fra le granturismo LM GT2, con Ferrari F430 GT, Porsche 911 RSR e BMW E92 M3 sempre pronte a sorpassarsi grazie alle prestazioni cronometriche sul giro molto simili fra le tre tipologie di vetture.
Dopo sette di gara c’è da segnalare la bella manovra di Marino Franchitti ai danni di Luis Diaz, che ha portato la Lola Mazda B09 86 a prendere la testa in classe LM P2 ai danni dell’Acura ARX-01B dell’ispanico che, di lì a poco subirà il sorpasso anche dalla Lola Mazda B09 86 di Dyson e Smith, costretta poi al ritiro per problemi elettrici.
Dopo una ventina di minuti di corsa a comandare la classifica fra i prototipi LM P1 vi è sempre l’Acura ARX-02 guidata da De Ferran, mentre fra le granturismo in LM GT2 a balzare al comando è stata la Porsche 911 RSR di Long che ha approfittato del testa coda della Porsche del Team Orange che conduceva in testa, seguita dalla Ferrari F430 GT guidata da Pierre Kaffer e dalla BMW E92 M3 di Tommy Milner.
Subito dopo l’Acura ARX-01B di Fernandez e Diaz è costretta a fermarsi ai box per problemi allo sterzo e, il tempo perso nei garage per i controlli e le riparazioni, ha praticamente escluso la vettura nippo americana dalla lotta per la vittoria in classe LM P2. Qualche minuto più tardi la sorte avversa ha portato al ritiro per cause di natura elettrica la Lola Mazda B09 86 di Dyson e Smith, estromettendo del tutto una altra vettura papabile alla vittoria in LM P2. Via libera quindi verso la vittoria per la Lola Mazda B09 86 di Leitzinger e Franchitti.
Dopo che una Porsche appartenente al gruppo delle GT3 è uscita di pista, la direzione di gara ha deciso di neutralizzare la corsa con la safety car, facendo così svanire il buon vantaggio che l’Acura ARX-o2 del De Ferran Motorsports aveva nei confronti dell’Acura ARX-02 dell’Highcroft Racing. La neutralizzazione è stata responsabile, se così si può dire, della facile affermazione finale in LM GT2 della Porsche 911 RSR di Bergmeister e Long che nella bagarre dovuta alla safety car è riuscita a guadagnare un giro di vantaggio rispetto ai diretti concorrenti.
Dopo il cambio dei piloti, Pagenaud al volante dell’Acura ARX-o2 del De Ferran Motorsport subisce per un po’ la pressione di Brabham sulla gemella dell’Highcroft Racing, riuscendo però senza troppi problemi a mantenere salda la testa della classifica generale. Solita bella lotta invece fra le granturismo per conquistare le varie piazze sul podio dopo le fermate ai box.
Visto che l’Acura ARX-o2 di Pagenaud conduceva in testa in modo convinto ed inattaccabile, l’Highcroft Racing ha tentato la carta di cambiare solo due pneumatici con Brabham anzichè quattro come ha fatto Pagenaud, balzando così in testa dopo il pit stop. Davvero un gioco astuto di strategia e tattica per l’Acura ARX-02 di Brabham che però, verso la fine della gara è stata costretta a rientrare di nuovo ai box per una foratura, dimostrando che alla fine le furbizie vanno sempre ponderate in funzione dell’affidabilità, elemento chiave per aver successo nelle gare endurance.
Nel finale di gara poco cambia, con Pagenaud che conduce tranquillo verso la bandiera a scacchi del terzo successo stagionale in ALMS, con un vantaggio di oltre 40 secondi su Brabham. Al terzo posto della classe LM P1, staccata di 7 tornate, troviamo la Ginetta Zytek 09HS di Mowlem e Johansson, da considerarsi alla stregua di un successo per l’innovativa tecnologia ibrida adottata da questa vettura, dimostratasi subito affidabile sulla distanza. Infatti, la sua diretta rivale per il podio, la Lola B06/10 è stata costretta al ritiro per problemi all’albero di trasmissione.
In classe LM P2, sul podio dietro alla Lola Mazda B09 86 di Leitzinger e Franchitti troviamo, nell’ordine, la Acura ARX-01B di Fernandez e Diaz attardata di 6 giri a causa dei problemi avuti nelle prime battute di gara e la Radical SR9 di Van der Steur e Pecorari, partita ultima in griglia.
Fra le granturismo LM GT2, dopo la neutralizzazione della corsa, tutto è stato facile per la Porsche 911 RSR di Bergmeister e Long, che si è aggiudicata la vittoria di categoria con un giro di vantaggio sulla Ferrari F430 GT di Melo e Kaffer e sulla BMW E92 M3 di Hand ed Auberlen.
Riportiamo di seguito i podii delle diverse classi.
Classe LM P1
1) Acura ARX-02 guidata da De Ferran e Pagenaud
2) Acura ARX-02 guidata da Brabham e Sharp
3) Ginetta Zytek 09HS guidata da Mowlem e Johansson
Classe LM P2
1) Lola Mazda B09 86 guidata da Leitzinger e Franchitti
2) Acura ARX-01B guidata da Fernandez e Diaz
3) Radical SR9 guidata da Van der Steur e Pecorari
Classe LM GT2
1) Porsche 911 RSR guidata da Bergmeister e Long
2) Ferrari F430 GT guidata da Melo e Kaffer
3) BMW E92 M3 guidata da Hand e Auberlen
C.J.
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