Gara1 che inizia con il fiato sospeso e con quindici minuti di ritardo per via di un incidente accaduto in pit lane ad un meccanico del team Trident. La corsia box , molto stretta su questo circuito e il cospicuo numero di vetture, complica in parte le condizioni di entrata dei soccorsi (aggravate anche dalla presenza di altri due casi di malore quasi contemporaneamente e sempre in corsia box) . Il meccanico, dalle voci di prima mano del team manager Trident, è rimasto ferito dopo essere stato colpito da un carrello del rifornimento ed essere caduto con il viso a terra mentre una delle vetture lasciava la pitlane. Condizioni stabili del meccanico, fuori pericolo, ora sotto osservazione all’ospedale di Liegi.
Retrocesso di due posizioni DiGrassi che nelle fasi di qualifica di ieri avrebbe ostacolato Maldonado secondo i commissari; sanzionato anche Perera ed escluso dalla gara. Problemi per Coletti, fermato nella notte da una colica renale. Oggi sarà al via. Si conferma inoltre il sequestro delle vetture del team Coloni senza alcuna soluzione ad oggi. La questione si complica ulteriormente per il fatto che le vetture appartengono di fatto alla Gp2 come Serie.
Cronaca di gara:
In pole Alvaro Parente, a questo punto affiancato dal leader Hulkenberg mentre inizia male il giro di schieramento per Clos che resta fermo in griglia. Resta difficile il periodo per la Racing Engineering. Problemi per la Durango di Coletti (che viene condotto verso i box) e per Perez che costringe le vetture al rischieramento e partirà dalal pit lane.
Partenza ritardata da eventi concitati, bene Parente ma molto bene anche DiGrassi dietro ad Hulkenberg mentre perde tre posizioni Petrov. Grandissima sgommata di Hulkenberg che sembra quasi prendere la testa della corsa ma Parente resta in testa. Valerio subito a muro, uscito di scena in una partenza concitata. Parente prende vantaggio sul trio Hulkenberg e DiGrassi ma anche sul gruppetto guidato da Nunes e Maldonado autore di un’ottima partenza. Petrov indiavolato tenta tutto e lotta con un folto gruppo di avversari. DiGrassi tallona da vicino il tedesco di Art mentre Parente lascia tutti dietro e prende sempre più vantaggio segnando il primo giro veloce.
Chandhok guida il gruppetto in cui lotta Petrov mentre Van der Garde supera Kobayashi messo ora nel mirino del pilota russo di Barwa-Addax ora alla ricerca del riscatto dopo una partenza non brillante. Tre giri e sorpassa il giapponese. Dietro di loro Rodriguez e Rigon, ottimo in partenza.
Al quinto giro il primo a fermarsi è Mortara, diciannovesimo. Van der Garde resta incollato a Chandhok al traguardo del sesto giro e supera all’imbocco dell’ Eau Rouge l’indiano mentre Petrov a sua volta guadagna una posizione. Chandhok entra ai box con Rigon, Villa e Panciatici mentre fuma il motore di Petrov e mette fine alla sua gara lasciando campo aperto a Hulkenberg.
Diciotto giri al termine e nuova serie di pit stop con Valsecchi, Clos e Filippi; tutti escono in posizioni invariate ma incontrano sulla loro strada un incauto Chandhok che all’imbocco di curva perde il controllo e coinvolge Rigon che sopraggiungeva da dietro, del tutto incolpevole. davvero brutto fine settimana per Trident e per Rigon che aveva fino ad ora corso un’ottima gara. Undicesimo e dodicesimo Valsecchi e Filippi.
Sosta per Hulkenberg; ultimo a fermarsi è Van der Garde. Parente segna il giro veloce e mantiene il vantaggio su Hulkenberg, DiGrassi e Maldonado che con un ottimo passo di gara ha superato Nunes e si è installato in quarta posizione. Rientra in sesta posizione Van der Garde, autore fino ad ora di una buona prestazione.
A metà gruppo intanto, a dodici giri dalla fine, Valsecchi e Filippi in bagarre, i due pilotin italiani si toccano e si lanciano verso l’Eau Rouge e Filippi si mette davanti mentre Clos attacca a sua volta Valsecchi che chiude ogni spazio; Filippi prende margine e il pilota spagnolo di Racing Engineering tallona da vicino l’italiano. Lanciatissimi entrambi, seguiti dalle Durango di Panciatici e Coletti. Sembra involato Filippi ma va fuori traiettoria subito dopo la discesa, si gira e Valsecchi che a sua volta avanza non riesce ad evitarlo. Eliminati altri due italiani proprio dove anche Rigon era stato costretto a ritirarsi. Finisce così una bellissima battaglia ed una gara nella gara. Resta indenne Clos che si porta dietro Panciatici e Coletti.
Safetycar in pista per rimuovere le vetture quando mancano dieci giri alla fine; ripartenza con Hulkenberg molto vicino a Parente con DiGrassi che guida il gruppo degli inseguitori e deve gestire la presenza mai indifferente di Maldonado. Van der Garde cerca subito il sorpasso su Nunes ma non vi riesce e Clos esce di pista mentre Mortara, unico italiano rimasto in gara, lo passa e mette nel mirino le Durango. Cristallizzate le prime posizioni e molti i piloti ritirati, ma i duelli non sono finiti e sono tre i gruppetti in lotta aperta. Coletti passa Panciatici, Van der Garde cerca di sopravanzare Nunes ma si deve guardare da Rodriguez alle spalle, Coletti all’attacco di Kobayashi e Maldonado cerca il passaggio in pieno su DiGrassi.
Cinque giri alla fine e accade davvero di tutto con Van der Garde, Nunes e Rodriguez tutti i bagarre apertissima. Hulkenberg minimizza il distacco da Parente e si fa minaccioso; Maldonado seguita la sua rincorsa su DiGrassi lanciandosi in pieno sull’Eau Rouge. Mortara e Coletti guadagnano terreno e inanellano ottimi giri.
Hulkenberg, a nove decimi da Parente, può ancora dire la sua e tutti i piloti restano racchiusi in pochi secondi; Mortara e Coletti fra i più veloci in pista. Il pilota italo-monegasco è praticamente su Kobayashi. Maldonado manca l’affondo su DiGrassi ma non smette di tenere nel mirino il brasiliano, i due si toccano ma le posizioni restano invariate.
Finale concitato e amaro di una gara che difficile, con Coletti fuori per un violento incidente subito dopo la discesa, a due giri dalla fine; ecatombe per l’Italia che corre nel giorno in cui in F1 Fisichella e Trulli sono tornati alla doppietta storica. L’italo monegasco è stato soccorso prontamente e trasportato in barella al centro medico per accertamenti.
Posizioni invariate e passaggio del traguardo in regime di safetycar. Vittoria flag to flag di un roccioso Parente, autore di un’ottima qualifica e di una condotta di gara impeccabile per la capacità di gestire il vantaggio e la pressione di un mastino come Hulkenberg. Il tedesco di Art conquista comunque punti importantissimi nel giorno in cui Petrov è uscito sconfitto per via di problemi al motore. Terzo DiGrassi, autore di una buona rimonta in partenza.
1 – Alvaro Parente – Ocean – 25 giri 54’12″997
2 – Nico Hulkenberg – ART – 0″943
3 – Lucas Di Grassi – Racing Engineering – 3″179
4 – Pastor Maldonado – ART – 3″458
5 – Diego Nunes – iSport – 4″105
6 – Roldan Rodriguez – Piquet GP – 4″349
7 – Giedo Van der Garde – iSport – 4″687
8 – Kamui Kobayashi – Dams – 5″4
9 – Edoardo Mortara – Arden – 5″9
10 – Dani Clos – Racing Engineering – 7″3
11 – Nelson Panciatici – Durango – 10″4
E.M.
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